I rappresentanti FP CGIL del Tribunale di Reggio Calabria: «Votare SÌ per dire mai più lavoro precario»
Riceviamo e pubblichiamo dalla FP CGIL Reggio Calabria – Locri:
«Gli scriventi, in qualità di componenti RSU eletti in quota FP CGIL del Tribunale di Reggio Calabria, sostengono con ferma convinzione il Referendum dell’8 e 9 giugno.
Votare SÌ ai cinque quesiti referendari significa garantire maggiori tutele nel mondo del lavoro, ridurre le diseguaglianze e affermare con forza: mai più lavoro precario.
Negli uffici giudiziari di tutta Italia, oggi lavorano circa 12.000 lavoratrici e lavoratori precari, assunti con fondi PNRR, che il 30 giugno 2026 vedranno concludersi la loro esperienza professionale nonostante l’importante contributo offerto in termini di abbattimento degli arretrati, riduzione dei tempi processuali e ammodernamento del sistema Giustizia.
Si tratta di operatori data entry, funzionari U.P.P. e figure tecniche che, in questi anni, hanno messo a disposizione dello Stato le proprie competenze, professionalità e capacità, contribuendo senza riserve a garantire il diritto di ogni cittadino a una giustizia efficiente, veloce e certa.
Non è accettabile che, a oggi, i precari PNRR della Giustizia non abbiano alcuna certezza sul proprio futuro lavorativo. Una stabilizzazione solo parziale, che coinvolga appena la metà di loro, rappresenterebbe l’ennesima beffa per chi lavora nel comparto Giustizia, un settore da anni afflitto da drammatiche carenze di personale, destinato nuovamente alla sofferenza operativa e funzionale.
In un tempo segnato da disaffezione alla vita pubblica, rivolgiamo un appello a tutte e tutti: recatevi alle urne, partecipate al referendum e votate SÌ ai 5 quesiti, per dare voce ai diritti e ribadire con decisione: MAI PIÙ LAVORO PRECARIO!»