Made in Italy, la Camera di Commercio tra eccellenze e tradizione celebra lo stile… reggino
Anche la Camera di Commercio di Reggio Calabria ha celebra la giornata nazionale del “made in Italy”. Nella sede dell’ente camerale un dibattito con alcune imprese che si confronteranno sulla rilevanza del binomio tradizione-innovazione nel territorio calabrese durante l’evento “Identità e innovazione del Made in Italy sul territorio: le imprese calabresi si raccontano tra tradizione, innovazione e nuove tecnologie”.
Dopo i saluti istituzionali due panel: “Le eccellenze della tradizione”, durante il quale imprenditrici e imprenditori testimonieranno il loro impegno nella continua ricerca della qualità e dell’eccellenza artigianale, nel desiderio di valorizzare i prodotti del territorio e dare valore all’identità del luogo; e “Competitività e innovazione”, durante il quale si racconta di come l’ingegno si concretizza in tecnologie che stanno alla base del progresso scientifico e tecnologico, dando spazio anche alle aziende vincitrici dei Premi per l’innovazione 2024 riconosciuti dalla Camera di commercio. Storie importanti e con un unico filo conduttore: la volontà di lasciare un segno nella propria terra facendola crescere, affrontando con coraggio e un po’ di follia le sfide poste dal contesto in cui si opera, per ritagliarsi anche uno spazio importante anche oltre i confini nazionali.
Durante l’incontro anche il messaggio del Ministro Adolfo Urso, in collegamento contemporaneo con tutte le Case del Made in Italy.
«Oggi – ha detto il presidente della Camera di Commercio Antonino Tramontana – festeggiamo la giornata del made in Italy insieme al Mimit. Festeggiamo i nostri imprenditori e gli imprenditori della città metropolitana che hanno portato in giro per il mondo i loro prodotti e hanno valorizzato quello che è il made in Italy ma, soprattutto, hanno valorizzato quello che di buono si fa sulla nostra città metropolitana. Il settore forse più pronto sul nostro territorio è quello che riguarda l’agroalimentare, con le aziende che oggi si racconteranno. In questo racconto c’è anche la Camera che sta spingendo e supportando le nostre imprese che si vogliono affacciare a dei mercati diversi dal mercato nazionale; li supportiamo con servizi, abbiamo anche concluso dei partenariati con altri enti, proprio per cercare di fare sinergia al fine di dare sempre di più opportunità e servizi alle nostre aziende».
Una Camera, ha ricordato Tramontana, che fa anche per bandi volti all’internazionalizzazione, e che ha aperto una vetrina delle imprese esportatrici reggine. Una camera che insomma sta al fianco dei produttori anche in questo particolare settore che segna sempre ogni anno delle percentuali di incremento positive: «Gli ultimi dati del 2024 ci danno un Export intorno a 550 milioni di euro e 54% dell’export dell’intera Calabria, quindi qualcosa sta funzionando sul nostro territorio e siamo ben contenti oggi di festeggiarlo».
Che la giornata nazionale del “made in Italy” è stata istituita per legge ed è già alla sua seconda edizione, lo ha ricordato Giuseppe Antonio Sofia, dirigente dell’Ispettorato territoriale della Calabria e della Sicilia. «L’obiettivo è quello di valorizzare anche agli occhi della cittadinanza, ma anche di tutte le altre imprese, l’eccellenza delle imprese che operano sui nostri territori. Ogni territorio ovviamente ha la sua specificità, per questo oggi le Case del made in Italy di tutta Italia in contemporanea hanno organizzato questo evento per creare questa rete questa sinergia tra le imprese. Il messaggio del ministro è quello di valorizzare le imprese, in particolare in questo momento di difficoltà internazionale. Già l’anno scorso le imprese italiane si sono collocate al quarto posto nella graduatoria mondiale in termini di esportazione, quindi l’obiettivo che si pone il ministro è proprio quello di aiutare le imprese a mantenere questo trend di crescita e per far sì che il bello che rappresenta il made in Italy resti sempre visibile in tutto il mondo».
Giuggi Palmenta, fresca di nomina all’assessorato comunale alle Attività produttive, ricorda che «Il 15 aprile è una data scelta non a caso, in quanto oggi ricordiamo la nascita di Leonardo Da Vinci. Quindi è una giornata per celebrare quello che è il genio creativo dell’imprenditoria italiana, la qualità del lavoro realizzato in Italia, e mai come in questo periodo è ancora più importante salvaguardare quello che fanno i nostri produttori, anche vedendo quello che sta succedendo in America, anche se per adesso i dazi sono sospesi. Dazi che però vanno a ad intaccare quello che è il lavoro e la produttività, quindi siamo qui oggi proprio per ribadire il nostro sostegno alla qualità italiana, alla creatività delle imprese radicate nel nostro territorio, e quindi anche legate a quelle che sono le indicazioni geografiche ricadenti nel nostro territorio».
Capua, capitani d’industria alla conquista dei mercati
«Il made in Italy oggi parte da Reggio Calabria». A dirlo con orgoglio è Gianfranco Capua, Cavaliere del lavoro presidente del board della Capua 1880 che opera da ben 5 generazioni nel mondo agrumario calabrese.
«Noi abbiamo una serie di prodotti che hanno un’identità reggina e calabrese molto forte, come il bergamotto, ma oltre quello ci sono tutti gli oli essenziali, i succhi nostri, che hanno carattere assolutamente di identità calabrese. Quindi di eccellenza calabrese e di qualità calabrese, riconosciuta e apprezzatissima in tutto il mondo, anche nel Nord America. Il problema di dazi è un problema ancora evidente ma non chiaro nella sua conformità, nel senso che ancora i numeri sui codici, le percentuali, i dettagli esecutivi, questi non li abbiamo noi stiamo già riflettendo sul fenomeno anche con le conseguenze corrispondenti, però abbiamo un occhio positivo perché è nostro convincimento, e comunque mio personale, che siamo in un momento di trattative. Cioè, il presidente americano sta trattando, sta mettendo in essere tutte le sue strategie che vengono fuori anche dalla sua logica iniziale elettorale, e saranno oggetto dei risultati delle sue trattative che si andranno a ripercuotere sui dazi: quali e quanti saranno, a mio avviso, oggi, è troppo presto per dirlo».
Molta fiducia i nostri imprenditori la ripongono nella presidente Giorgia Meloni: «Noi ci fidiamo moltissimo. Credo che lei stia facendo un lavoro straordinario, una presenza e un riconoscimento del ruolo italiano in Europa che finora non avevamo avuto così, in maniera decisa e determinante su alcuni aspetti. Quindi, confido molto su questo, chiaramente, ma al tempo stesso dobbiamo anche renderci conto che il problema non è soltanto europeo o italiano, ma è un problema globale, che quindi va visto in questo senso e quello che farà la differenza è quello che accade tra il presidente americano e quello cinese».