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08/07/2025 ore 22.00
Economia e lavoro

Marinella De Vita riceve il Premio Calabria che Lavora 2025: «Grazie alla mia squadra e a una terra che mi ha adottata»

La stilista è stata premiata a Palmi come eccellenza calabrese per il suo impegno nella moda: «Il rispetto ed il sole di questa terra trattengano i giovani»
di Silvio Cacciatore

Un premio al talento, ma anche un tributo al lavoro quotidiano e silenzioso che anima le eccellenze calabresi. Tra i 35 vincitori dell’edizione numero 24 del Premio “Calabria che Lavora”, spicca il nome di Marinella De Vita, insignita del Premio Speciale per la Moda Calabria come “stilista calabrese dell’anno”.

La cerimonia si è svolta nella splendida cornice di Punta Piana a Palmi, domenica 6 luglio, durante una serata che ha voluto raccontare un’altra Calabria: produttiva, creativa, piena di risorse umane e culturali. Ideato da Anna Patania e Giulio Buccinà, il premio giunge alla sua ventiquattresima edizione, e continua a valorizzare coloro che, con la loro opera, contribuiscono a cambiare il racconto di una regione spesso appiattita su narrazioni distorte.

Nel ricevere il riconoscimento, Marinella De Vita ha scelto di non parlare di sé, ma di chi lavora con lei ogni giorno: «Voglio ringraziare il mio staff perché senza di loro, senza chi lavora al nostro fianco non possiamo fare niente. Le mie sarte lavorano tanto, lavorano duramente. Tutti gli imprenditori dovrebbero ringraziare, prima di tutto i collaboratori, perché se diventiamo qualcosa è grazie a loro».

Il suo è stato anche un messaggio di radicamento, di speranza e di gratitudine verso una terra che le ha dato fiducia: «Fiera di rappresentare la moda calabrese, la terra del sole, ma soprattutto del rispetto molto sentito. Questi sarebbero i motivi essenziali per poter convincere sempre più i giovani a non andar via. Grazie Calabria per avermi adottata, amata e soprattutto stimata».

Credibilità, resilienza e orgoglio: sono queste le parole chiave che emergono da un premio che, in oltre vent’anni, ha già celebrato più di 1.500 calabresi nel mondo. E che continua a essere, come ha ricordato anche il senatore Nicola Irto durante la conferenza di presentazione al Senato, uno strumento per cambiare il racconto collettivo di una regione che merita di essere conosciuta per le sue eccellenze.