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01/11/2025 ore 12.12
Economia e lavoro

Ponte sullo Stretto, Ciucci: «Non sarà necessaria altra gara»

L’amministratore delegato della società Stretto di Messina: «Daremo tutti i chiarimenti necessari»

di Redazione

Per il Ponte sullo Stretto di Messina non è necessaria una nuova gara. Lo afferma in una intervista al Corriere l'amministratore delegato di Stretto di Messina, la società incaricata di sovrintendere alla costruzione del ponte, Pietro Ciucci rispondendo a una domanda sull'aumento dei costi. «Nella direttiva europea - dice - si fa riferimento a questo possibile aumento ma è relativo ai costi delle varianti lavori, mentre è detto in maniera esplicita che l'indicizzazione del prezzo non rientra tra le cause del superamento del 50% che obbliga a rifare la gara. In particolare, nel nostro caso l'indicizzazione è nel contratto e per il vincitore della gara prevede un prezzo di partenza e la sua indicizzazione nel tempo, fino al momento dell'approvazione da parte del Cipess. Si aggiunga, ai fini del calcolo per stabilire se l'importo ha superato di oltre il 50% il valore originario del contratto, che le varianti non si sommano tra loro: vuol dire che se nel corso dello stesso contratto vengono realizzate due varianti, ogni volta si confronta il valore di riferimento del contratto indicizzato con l'entità della singola variante».

Sui rilievi della Corte dei Conti Ciucci sottolinea che «siamo nell'ambito delle interlocuzioni e delle problematiche che bisogna superare quando si fa un'opera di questa complessità. Ma andiamo avanti». «Aspettiamo le motivazioni - prosegue - per rispetto istituzionale verso la Corte dei Conti, ma pensiamo di essere in grado di dare le risposte a tutte le domande che ci verranno richieste, poiché tecnicamente convinti di aver rispettato tutte le normative italiane ed europee. C'è inoltre una forte convinzione che quest'opera sia importante e strategica per il Paese».

In una intervista a La Stampa Ciucci si è detto sorpreso per la decisione della Corte dei Conti. «Dopo che la delibera del Cipess è stata trasmessa alla Corte dei conti, spiega, abbiamo ricevuto richieste di approfondimento e di integrazione dei documenti ed abbiamo risposto prima dei termini previsti su 20-25 punti coordinandoci con Infrastrutture, Ambiente e Presidenza del Consiglio. Su alcuni aspetti del progetto questi chiarimenti non sono stati poi ritenuti ancora sufficienti e la settimana scorsa abbiamo fornito ulteriori risposte con un altro documento molto articolato e puntuale. Alla fine di questa procedura del tutto ordinaria ritenevamo quindi che si potesse avere la registrazione della delibera». «Della ricusazione - aggiunge - conosciamo soltanto il dispositivo, mentre non conosciamo le motivazioni. Aspettiamo di conoscerle: sono previsti 30 giorni, ma ci auguriamo che possa servire meno tempo».