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06/08/2025 ore 16.12
Economia e lavoro

Ponte sullo Stretto, la società: «Con efficacia delibera Cipess al via le prime opere. Cantieri entro il 2025, completamento previsto nel 2032»

La Stretto di Messina: «Opera da 13,5 miliardi interamente coperta. Al via progettazione esecutiva, espropri e monitoraggio ambientale su larga scala»
di Redazione

L’approvazione da parte del Cipess del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina ha riguardato una documentazione ampia e articolata presentata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la partecipazione della Stretto di Messina.

Nel pacchetto approvato figurano il progetto definitivo aggiornato, il programma anticipato di opere e servizi, le conclusioni positive della Commissione Tecnica VIA-VAS del MASE, il Piano economico-finanziario e la conferma che l’intero fabbisogno, pari a 13,5 miliardi di euro, è interamente coperto da fondi pubblici e da risorse acquisite con l’aumento di capitale del 2023.

«L’avvio di una grande infrastruttura dedicata al trasporto pubblico è una straordinaria occasione per il nostro Paese – ha dichiarato l’ing. Giuseppe Recchi, presidente della Stretto di Messina –.
Il Ponte sarà un laboratorio nazionale capace di attrarre investimenti e sviluppare competenze. Con una campata sospesa di 3,3 chilometri, sarà il ponte sospeso più lungo al mondo, progettato per traffico sia stradale che ferroviario».

Anche l’amministratore delegato Pietro Ciucci ha definito la delibera un «risultato storico»:
«Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il progetto entrerà nella fase realizzativa. Si avvieranno le opere anticipate e la progettazione esecutiva. Gli espropri saranno graduali e accompagnati da iniziative per favorire l’adesione volontaria».

La società ha inoltre firmato i quattro atti aggiuntivi con Eurolink (Webuild), Parsons (project management), Edison Next (monitoraggio ambientale) e Marsh (coperture assicurative), operativi con l’efficacia della delibera Cipess.

Prime opere entro il 2025

Le attività iniziali saranno mirate a preparare il territorio, minimizzando l’impatto dei futuri cantieri.
Tra queste: costruzione piste di cantiere, predisposizione dei campi base, bonifica ordigni bellici, risoluzione interferenze con sottoservizi, monitoraggio ambientale ante operam, indagini archeologiche e geotecniche, e opere compensative territoriali e ambientali.

Avvio lavori e progettazione esecutiva

Con l’efficacia della delibera, partiranno le opere anticipate e la progettazione esecutiva, suddivisa in tre fasi:

Completamento previsto: 2032.

Espropri: iter e garanzie

Con la dichiarazione di pubblica utilità, gli espropri partiranno in modo graduale. Gli interessati riceveranno comunicazione via PEC o raccomandata, con la possibilità di fornire elementi utili per la determinazione dell’indennità.
Sarà favorita la procedura bonaria, ma resta impregiudicato il diritto di ricorso in via amministrativa o giudiziale, con la possibilità di una terna tecnica o ricorso alla Corte d’Appello competente.

Monitoraggio ambientale esteso

Il Piano di Monitoraggio Ambientale copre tutte le fasi del progetto: ante operam, in corso d’opera e post operam.
Due i livelli territoriali:

Costi, PEF e tariffe

Il valore dell’investimento è confermato a 13,5 miliardi di euro, coperti da fondi pubblici e capitale sottoscritto dal MEF. Il Piano Economico Finanziario garantisce la sostenibilità dell’opera con rientro entro la scadenza della concessione (2062).

Le tariffe previste per il traffico veicolare saranno inferiori agli attuali costi di attraversamento dello Stretto, con una stima inferiore a 10 euro per le autovetture e sconti per i viaggi frequenti. La definizione precisa avverrà in prossimità dell’apertura al traffico.