TECNOLOGIA E INNOVAZIONE | L'Internet delle Cose e i dispositivi connessi alla rete
di Tonino Quattrone – L’Internet of Things (IoT), ovvero l’Internet delle Cose, è l’insieme di dispositivi intelligenti connessi alla rete, che comunicano tra loro e con gli utenti. Questa tecnologia comprende una vasta gamma di apparecchi, tra cui telecamere di sicurezza, assistenti vocali, elettrodomestici smart, termostati intelligenti, sensori di movimento, prese elettriche connesse e serrature digitali.
Questi dispositivi offrono comodità e automazione, migliorando l’efficienza energetica e la sicurezza delle abitazioni. Tuttavia, ogni oggetto connesso rappresenta anche un potenziale punto di vulnerabilità per la rete domestica. La loro sicurezza è quindi fondamentale per proteggere la privacy e prevenire intrusioni informatiche.
Domotica e IoT: due concetti collegati
Quando si parla di IoT in ambito domestico, si fa riferimento anche alla domotica, ovvero l’insieme di sistemi e tecnologie che permettono il controllo automatizzato della casa. Grazie alla domotica, è possibile gestire illuminazione, riscaldamento, sicurezza, elettrodomestici e dispositivi multimediali attraverso smartphone, comandi vocali o scenari preimpostati.
Tuttavia, una casa smart efficiente deve essere anche sicura. Senza adeguate misure di protezione, i dispositivi domotici possono essere hackerati, con conseguenze gravi sulla privacy e sul controllo degli ambienti domestici.
La domotica ha rivoluzionato il nostro modo di vivere, rendendo le case più intelligenti e funzionali. Dalle luci che si accendono con un comando vocale ai termostati che regolano la temperatura automaticamente, gli oggetti connessi Internet of Things (IoT) semplificano la vita quotidiana. Tuttavia, senza le giuste precauzioni, questi dispositivi possono trasformarsi in punti deboli della sicurezza domestica, esponendo la rete a intrusioni e furti di dati.
I rischi della tecnologia IoT: vulnerabilità e minacce
Un frigorifero smart che suggerisce cosa comprare, un assistente vocale che controlla la musica e un videocitofono connesso sono strumenti utili, ma possono diventare pericolosi se non configurati correttamente. I cybercriminali possono sfruttare falle di sicurezza per accedere ai dati personali, manipolare i dispositivi o persino bloccare il funzionamento di sistemi essenziali, come il riscaldamento o le telecamere di sorveglianza.
Immagina di avere una serratura smart sulla porta d’ingresso: se non è adeguatamente protetta, un malintenzionato potrebbe sbloccarla da remoto e accedere alla tua abitazione. Oppure, pensa a una telecamera di sicurezza compromessa: potrebbe trasformarsi in un occhio elettronico per un hacker, esponendo la tua privacy.
Molti dispositivi IoT raccolgono e trasmettono dati personali senza che l’utente ne sia consapevole. Se questi dati finiscono nelle mani sbagliate, potrebbero essere utilizzati per attività fraudolente o addirittura venduti a terzi senza autorizzazione.
Sicurezza della rete domestica
Tutti i dispositivi IoT dipendono dalla rete Wi-Fi per funzionare, quindi proteggerla è il primo passo per una casa smart sicura. Un router non configurato correttamente equivale a lasciare la porta di casa aperta.
Per evitare intrusioni, è essenziale modificare la password predefinita del router, attivare la crittografia WPA3 (o almeno WPA2) e disattivare l’accesso remoto per impedire connessioni non autorizzate dall’esterno. Creare una rete Wi-Fi separata per i dispositivi smart aiuta a proteggere computer, tablet e smartphone da possibili attacchi provenienti da dispositivi vulnerabili.
Aggiornamenti e impostazioni di sicurezza
Molti attacchi informatici sfruttano falle nei software, quindi aggiornare regolarmente il firmware di router, telecamere e altri dispositivi IoT è essenziale. Le aziende rilasciano patch di sicurezza per correggere bug e vulnerabilità, perciò è importante installarle appena disponibili.
Molti dispositivi hanno funzioni attive di default che potrebbero non essere necessarie. Ad esempio, un assistente vocale potrebbe avere il microfono sempre attivo, registrando più dati del necessario. Anche le telecamere di sicurezza connesse a servizi cloud potrebbero registrare continuamente, aumentando il rischio di esposizione. Disattivare le funzioni superflue è una buona pratica per ridurre i pericoli.
Un caso pratico riguarda alcune telecamere di sorveglianza che, per impostazione predefinita, salvano le registrazioni su server esterni. Se questi server non sono sicuri, gli hacker possono accedere ai filmati. Per evitare questo problema, è sempre meglio scegliere dispositivi che consentano di salvare i dati su una memoria locale o su un server protetto.
Protezione degli account e gestione delle app
Ogni dispositivo IoT è gestito da un’applicazione, spesso collegata a un account personale. Proteggere questi account è fondamentale per evitare accessi non autorizzati.
Usare password robuste e diverse per ogni servizio, attivare l’autenticazione a due fattori (2FA) e evitare il login tramite social network sono misure essenziali per proteggere i dispositivi. Inoltre, scaricare solo app ufficiali dagli store certificati e controllare i permessi richiesti aiuta a evitare esposizioni inutili di dati.
Scegliere dispositivi sicuri e affidabili
Un dispositivo IoT dovrebbe garantire sia funzionalità che sicurezza. Prima di acquistare un nuovo prodotto, è consigliabile verificare se il produttore fornisce aggiornamenti software regolari e leggere recensioni sulla sicurezza del prodotto. Evitare dispositivi sconosciuti o eccessivamente economici riduce il rischio di acquisti di prodotti con standard di protezione inadeguati.
Gestione sicura della casa domotica
Una casa connessa offre molte comodità, ma richiede una gestione attenta. Impostare scene e automazioni con criterio evita attivazioni anomale: se una luce si accende da sola in un orario insolito, potrebbe essere un segnale di attività sospetta. Monitorare il comportamento dei dispositivi aiuta a individuare malfunzionamenti o possibili attacchi. Se un sensore di movimento rileva attività in casa quando nessuno è presente, è il caso di verificare se si tratta di un guasto o di un’intrusione.
Per un maggiore controllo, è utile utilizzare un hub domotico centralizzato, che limita il numero di dispositivi connessi direttamente a Internet, riducendo così i punti di accesso per gli hacker.
Cosa fare se un dispositivo IoT è compromesso
Se un dispositivo smart mostra segnali anomali, come connessioni sospette o malfunzionamenti, è importante agire rapidamente.
Disconnettere il dispositivo dalla rete e ripristinarlo alle impostazioni di fabbrica, aggiornare il firmware e modificare le credenziali di accesso aiuta a prevenire attacchi futuri. Infine, monitorare il traffico di rete attraverso il pannello del router permette di individuare eventuali attività sospette e bloccarle in tempo.
Proteggere la casa smart: un investimento nella sicurezza
Avere una casa connessa significa godere di maggiore comodità e automazione, ma la sicurezza non deve mai essere trascurata. Con semplici accorgimenti, è possibile sfruttare al meglio la tecnologia senza rischiare intrusioni o perdite di dati.
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