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24/09/2025 ore 13.20
Economia e lavoro

UIL Trasporti denuncia un rentativo di repressione dell’attività sindacale

Il sindacato difende il rappresentante e annuncia iniziative legali: «Colpito per aver tutelato i marittimi e chiesto rispetto degli accordi»
di Redazione

Il Segretario Generale della UIL Trasporti Calabria, Natale Spadaro, e il Segretario Regionale Domenico Lombardo esprimono forte preoccupazione per l’avvio di un procedimento disciplinare da parte di Con.Tug S.r.l. nei confronti del rappresentante sindacale aziendale UIL Trasporti, Massimo Bilardi, a seguito di una comunicazione sindacale inviata alle autorità competenti, tra cui la Capitaneria di Porto. Tale iniziativa da parte dell’Azienda appare in evidente contrasto con i principi sanciti dall’articolo 7 della Legge 300/70 (Statuto dei Lavoratori), nonché con le garanzie di libertà sindacale previste dalla Costituzione e dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro.

Nel caso specifico, il provvedimento disciplinare trae origine da un’azione legittima e documentata del RSA, finalizzata alla tutela dei diritti contrattuali dei marittimi e alla richiesta di un confronto costruttivo sui temi della turnazione, dell’organizzazione del lavoro e del rispetto degli accordi aziendali. Particolarmente grave risulta la modalità di notifica della contestazione disciplinare, recapitata esclusivamente al domicilio personale del rappresentante sindacale, in violazione della prassi consolidata che prevede l’invio al domicilio sindacale. Ciò solleva seri interrogativi sulla reale volontà dell’Azienda di rispettare le prerogative sindacali, facendo emergere il sospetto di un tentativo di isolamento e intimidazione nei confronti di chi si espone per la tutela collettiva dei lavoratori.

La UIL Trasporti denuncia con forza l’uso improprio dello strumento disciplinare come mezzo di pressione nei confronti di un rappresentante dei lavoratori, “colpevole” soltanto di aver svolto il proprio ruolo con impegno, trasparenza e spirito costruttivo. L’invio della segnalazione alla Capitaneria di Porto – soggetto terzo e garante del rispetto delle normative sul lavoro marittimo – non può in alcun modo essere considerato atto diffamatorio, bensì rientra pienamente nelle prerogative di un’azione sindacale responsabile.

La UIL Trasporti ha richiesto formalmente una convocazione per discutere dell’accaduto e contrastare ogni tentativo di delegittimazione del ruolo sindacale. Se confermata, la condotta dell’Azienda configurerebbe un comportamento antisindacale ai sensi dell’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori.

La UIL Trasporti si riserva pertanto ogni iniziativa, in sede legale e istituzionale, a tutela del proprio rappresentante e dei diritti dell’intera collettività lavorativa. L’Organizzazione ribadisce, come sempre, la propria disponibilità al dialogo e al confronto, nell’interesse dei lavoratori e del buon andamento dell’Azienda.