Valle del Marro, Cgil e Spi Cgil: «Serve un impegno vero delle istituzioni. Gli attacchi non fermino chi difende la terra dalla mafia»
Dopo l’ennesimo furto e nuovi danneggiamenti, il sindacato esprime solidarietà alla cooperativa Libera Terra: «Colpito un presidio sociale che genera occupazione, inclusione e sviluppo etico»
La Cgil e lo Spi Cgil Calabria intervengono con durezza dopo l’ultimo raid ai danni della cooperativa sociale Valle del Marro – Libera Terra. L’ennesimo episodio di danneggiamento e furto, spiegano, «non è solo un attacco alla cooperativa, ma all’intera comunità», un ulteriore segnale di intimidazione contro un presidio che da anni lavora sui terreni confiscati alla criminalità organizzata per restituirli alla collettività attraverso un progetto di agricoltura sociale.
Il sindacato parla di una «lunga serie di attacchi che ormai si fatica a contare», e chiede con fermezza misure di tutela più forti per proteggere i beni e i lavoratori della Valle del Marro. «La loro valorizzazione non è un gesto simbolico – sottolineano Cgil e Spi Cgil –. Sottrarre patrimoni alla criminalità e restituirli alla comunità significa affermare giustizia, democrazia e libertà».
Gli atti vandalici colpiscono non solo il lavoro quotidiano degli operatori e delle operatrici, ma anche il percorso di chi in quei terreni ha trovato un’occupazione dignitosa e un progetto di vita. «Mirano a spegnere la voglia di riscatto di un territorio che ha scelto di non piegarsi alle logiche mafiose e che rivendica lavoro sano, legalità e qualità».
La Cgil e lo Spi Cgil ribadiscono il proprio sostegno alla cooperativa e a tutte le realtà impegnate nella gestione dei beni confiscati, spesso in condizioni difficili. E l’appello finale è rivolto alle istituzioni: «Facciano la loro parte. Servono misure di protezione adeguate e la garanzia di sicurezza per chi rappresenta un presidio civile, economico e sociale contro ogni intimidazione criminale».