Enrico Ruggeri porta la vera musica a Santo Stefano d'Aspromonte

Uno dei pilastri della musica italiana, cantautore e autore di decine di capolavori senza tempo si è esibito a Santo Stefano d’Aspromonte regalando ore di vera musica. E lo ha detto chiaramente Enrico Ruggeri che per lui la musica attuale non è «vera musica».

Per lui questa è stata l’occasione per «incontrare la gente con una band incredibile di persone fuori dal comune. Con un concerto vero, tirato senza sequenze. Senza nulla delle cose che ormai siete abituati a vedere e sentire nei concerti. Quindi, il piacere di suonare dal vivo che non passa mai».

Non solo canzoni. La voce graffiata e la penna pungente lo hanno portato a collezionare successi anche biografici e la sua ultima fatica racchiude una storia fatta di musica, arte, palchi e sale di registrazione. «In quarant’anni ne ho viste passare parecchie. Anzi più di quarant’anni. 40 sono gli album e “40 Vite” in realtà sono i 40 album fatti. Ogni tanto mi piace scrivere. Questo credo sia in decimo. Di solito faccio romanzi ma questa volta è quasi un’autobiografia. Insomma, il racconto di delle 40 volte che sono stato in studio con altre persone a cercare di fare musica». 

E a santo Stefano è stato accolto come merita una star del panorama musicale italiano. Impegnato e sempre attivo Ruggeri, dopo una stoccata alle case farmaceutiche – raccontando dei tempi della guerra nei balcani – che in quegli anni «facevano cosa a favore della gente e non contro» ha però messo da parte la vena politica dedicando la sua esibizione solo alla musica. «Questo è un posto di gente affettuosa, ci divertiremo. Solo musica perchè non mi piacciono i comizi. Ci sono altre modi e altri luoghi credo che qui la gente abbia voglia di musica vera».