Premio Elmo 2025, tra arte e impegno civile, la Calabria che fa la differenza: lunghi applausi per la tredicesima edizione
C’è una Calabria che crea, che racconta, che custodisce e trasforma il dolore in speranza. Una Calabria capace di immaginare mondi nuovi e di dare voce a chi resiste, innova, sogna. Una Calabria che, ogni anno, prende forma e respiro sul palco del Premio Elmo, riconoscimento culturale ormai consolidato come punto di riferimento per chi unisce talento e coscienza civile, costruendo ponti tra arte, informazione, memoria e futuro.
Un’atmosfera sospesa tra poesia e impegno, tra estetica e radici, ha avvolto il sagrato della Chiesa Madre San Teodoro Martire di Rizziconi, trasformato in palcoscenico vibrante di storie, emozioni e visioni. Serata intensa e partecipata, capace di intrecciare pensiero ed emozione, bellezza e denuncia. Una celebrazione dell’“ordinaria cultura”, che da tredici anni plasma identità e coscienza, promossa con coerenza e passione dall’Associazione Piazza Dalì, con la direzione artistica di Gianmarco Pulimeni, e il patrocinio di Regione Calabria, Comune di Rizziconi e Confartigianato Imprese Calabria – Presidenza Moda.
“Il viaggio: un percorso di scoperta a spirale” è stato il tema dell’edizione 2025: un invito al cammino interiore e collettivo, all’ascolto, alla rinascita. Rizziconi, definita “scrigno di pietra e memoria”, ha accolto un pubblico attento e partecipe, alternando la consegna dei riconoscimenti a intermezzi musicali del fisarmonicista Lorenzo Albanese, le cui note – da C’era una volta il West a Tango pour Claude – hanno creato carezze sonore, sospensioni dell’anima, momenti di struggente bellezza.
«Il viaggio a spirale ci invita a scoprirci attraversando il mondo che ci circonda», ha spiegato Pulimeni. «Mentre celebriamo la bellezza, non possiamo dimenticare Gaza e ogni ferita aperta nel mondo. Anche chi fa cultura ha responsabilità: se veicoliamo i messaggi giusti, possiamo fare moltissimo». Il Premio Elmo, ha aggiunto, «unisce attraverso storie vere. È un invito a rimettersi in cammino per ritrovare l’entusiasmo del fare bene e del fare insieme».
La selezione dei premiati è stata curata da un comitato scientifico di alto profilo, composto da Roberto Sottile, Mimma Sprizzi, Maria Morabito (Marilena), Luigia Granata, figure autorevoli in ambito artistico, giuridico, curatoriale e culturale.
Tra i premiati:
- Massimo Sirelli (Categoria Artisti), per la capacità di fondere arte urbana, design e comunicazione in una sintesi visiva potente e identitaria.
- Pasqualino Pandullo (Giornalismo e Scrittura), per una carriera dedicata al racconto limpido e appassionato della Calabria.
- Lello Naso, caporedattore de Il Sole 24 Ore, per uno sguardo etico sull’economia e la narrazione profonda dei territori.
- Michele Macrì, giornalista e inviato di Striscia la Notizia, per il suo coraggio civile e le inchieste che scuotono coscienze e silenzi.
- Centro Antiviolenza Roberta Lanzino (Associazioni e Promotori), per oltre trent’anni di lotta culturale e concreta alla violenza di genere, tra memoria, accoglienza e formazione.
- Rossanna Baccari (Artisti), per l’impegno nella valorizzazione del patrimonio museale calabrese con una visione accessibile e innovativa.
- Sara Papa (Giornalismo e Scrittura), icona della panificazione italiana, per aver coniugato tradizione, etica e divulgazione gastronomica.
- Pasqua Style (Moda), eccellenza tessile di Montalto Uffugo, per aver trasformato l’artigianato familiare in impresa etica e innovativa, guidata oggi da Ida, Eugenio e Cristian.
Il Premio Elmo 2025 è stato più di una cerimonia: è stato un presidio di resistenza culturale, un atto d’amore verso un Sud che non si arrende, che coltiva bellezza come gesto politico, che fa della cultura un linguaggio comune e una via di rigenerazione.
Nel cuore della Calabria, tra applausi sinceri e luci che accarezzavano i volti, Rizziconi ha dimostrato che la bellezza, quella vera, può essere ancora un inizio.