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20/10/2024 ore 15.27
Politica

Allerta meteo diventa motivo di odio: Falcomatà pubblica sui social insulti e minacce ricevuti

Il sindaco di Reggio Calabria denuncia pubblicamente i gravi messaggi ricevuti, e richiama l'attenzione sul clima di incitazione all'odio che coinvolge anche i più giovani
di Silvio Cacciatore

Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha condiviso su Facebook un post che denuncia l’odio e le minacce di cui è stato bersaglio in seguito alla recente allerta meteo. Il primo cittadino ha reso pubblici messaggi inquietanti come “muori”, “ti brucio la casa” e “spero che esplodi”, sottolineando come persino situazioni emergenziali siano diventate pretesto per lanciare attacchi personali.

«Questo è il risultato della campagna di odio e di strumentalizzazione politica di questi ultimissimi giorni», ha dichiarato Falcomatà, evidenziando il crescente uso della violenza verbale. Il sindaco ha espresso preoccupazione per il clima di tensione che si è creato attorno a eventi come l’allerta meteo, solitamente dedicati alla sicurezza della popolazione: «Adesso anche l’allerta meteo è diventata terreno di scontro, come se fosse tutto un gioco, come se fosse tutto facile».

Il post non ha lo scopo di raccogliere solidarietà, ma di denunciare un problema più profondo e pericoloso, che riguarda soprattutto i giovani. «Quello che scrivono queste persone (molti di loro sono ragazzi) è probabilmente frutto di ciò che vedono, di ciò che sentono, di una incitazione all’odio che non può essere sottovalutata perché non è normale», ha spiegato il sindaco.

Falcomatà ha sottolineato il grave impatto sociale di questi comportamenti, ricordando che l’odio non deve mai essere considerato normale, né accettabile. «L’odio non è mai normale», ha ribadito, evidenziando la necessità di fermarsi e riflettere sul livello di disumanizzazione raggiunto in certi contesti.

Il sindaco ha concluso il suo intervento con un richiamo ai valori della comunità, ricordando come nei momenti di difficoltà sia fondamentale unirsi per superare le sfide. «In una comunità, se c’è una difficoltà ci si unisce e si lavora per uscirne. Come anche nella nostra città è successo più volte in passato. Altri uomini, altri tempi», ha concluso Falcomatà.

Il post, pubblicato sui canali social del sindaco, è scomparso dopo circa un’ora di permanenza. È stato lo stesso sindaco a ripubblicarlo: «Il post è stato stranamente rimosso da facebook – si legge – forse per via di qualche segnalazione. Non è tollerabile una forma di censura per un post che denuncia la violenza verbale»