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07/09/2025 ore 17.30
Politica

Appello della Rete Civica Meridionale ai candidati alla Presidenza e al Consiglio Regionale: dieci impegni per il futuro del Sud

Dal rifiuto dell’autonomia differenziata alla sanità pubblica, dal turismo delle radici alle infrastrutture: la RCM chiede un confronto pubblico e propone un decalogo per la Calabria
di Redazione

In occasione delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria, la Rete Civica Meridionale, costituita – si legge – da oltre cento soggetti tra sindaci, rappresentanti di associazioni e movimenti, nonché singole personalità di tutto il Sud, si rivolge ai candidati alla Presidenza ed ai candidati al Consiglio Regionale con un appello costituito da dieci punti.

DECALOGO
La Rete Civica Meridionale sosterrà i candidati che si impegnano a:

  1. Rifiutare ogni politica, come l’autonomia differenziata e il federalismo fiscale, che possano portare a squilibri territoriali.
  2. Pretendere trasparenza sui conti territoriali dello Stato, esigendo un’equa distribuzione delle risorse su tutto il territorio, a cominciare dal rispetto della legge 18 del 2017 che stabilisce che il 40 per cento delle risorse in conto capitale debba andare alle regioni del Sud.
  3. Fare rete, da eletti, con i consiglieri delle altre regioni del Sud per elaborare strategie condivise per contrastare le politiche antimeridionaliste attuate dai governi nazionali; contestualmente impegnarsi a sviluppare e sostenere ogni iniziativa utile alla tessitura di significative relazioni politiche, sociali, culturali ed economiche con i Paesi che affacciano sul Mediterraneo.
  4. Chiedere la modifica dei criteri di ripartizione del fondo sanitario nazionale e il superamento dei piani di rientro che stanno uccidendo la sanità meridionale e contestualmente impegnarsi per il pieno funzionamento della sanità pubblica.
  5. Attivare politiche utili a richiamare sul territorio i giovani emigranti; contestualmente attivarsi per lo sviluppo del “turismo delle radici”, che possa tradursi in un incentivo al ritorno, favorendo i contatti con le famiglie di provenienza per nutrire i vincoli e curare le radici quale presupposto per un possibile rientro. Incentivare il trasferimento nelle aree interne o a rischio spopolamento.
  6. Impegnarsi per il potenziamento delle aree produttive locali e per la bonifica e la riconversione delle aree industriali dismesse con progetti ecosostenibili che prevedano l’aumento dell’occupazione locale.
  7. Attivarsi per la promozione culturale identitaria della storia del Sud nelle scuole, utile anche a radicare un legame territoriale; contestualmente attivarsi per un diritto all’istruzione effettivamente garantito dai nidi all’università, dai collegamenti alla sicurezza degli edifici, dall’accesso agli strumenti didattici all’intercultura.
  8. Promuovere il diritto alla casa, in particolare nelle aree interessate dallo sviluppo turistico ed in ogni contesto con emergenza abitativa.
  9. Impegnarsi per lo sviluppo del sistema infrastrutturale dei trasporti del Mezzogiorno, a servizio di una rete di porti meridionali gateway incentrata sul porto di Gioia Tauro; contestualmente impegnarsi affinché si crei una sinergia con la dorsale ionica ed il porto di Taranto.
  10. Impegnarsi per la gestione delle risorse in maniera efficiente ed ecosostenibile, dal sistema idrico alla depurazione, dai rifiuti al riciclo e riuso, dalla produzione dell’energia all’autonomia energetica.