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20/10/2025 ore 16.31
Politica

Attentato a Sigfrido Ranucci, Bruzzese (Pd): «Liberi tutti, tranne chi è contro le libertà»

La riflessione della presidente dell’Assemblea provinciale dei dem reggini, dopo l’iniziativa di Grotteria proprio con il giornalista

di Redazione

Il 13 settembre scorso a Grotteria, in una gremitissima piazza, abbiamo avuto l'onore di ospitare Sigfrido Ranucci, giornalista d'inchiesta garante della libertà che ha fatto della verità una precisa scelta morale.

L'iniziativa era stata concepita proprio nell'ottica dell'importanza di parlare della libertà di stampa, rivendicando il diritto all'informazione ad una latitudine, come quella di Grotteria, declinando il concetto che solo se si è informati si possono fare scelte consapevoli.

Ed ora, dopo il vile attacco subito da Sigfrido Ranucci, proprio di verità dobbiamo parlare: perché la verità è sempre rivoluzionaria ed in questo tempo in cui l'Occidente, nella sua ideologia e nel concetto di Occidente stesso, è mutato e non è più sinonimo di libertà, siamo tutti in pericolo trascinati in una visione occidentale “autoritarista” che gradualmente, quasi senza che le persone se ne siano accorte, con un decreto alla volta e con una rinuncia alla volta ha fatto sì che la democrazia cambiasse forma attraverso l'indebolimento dei meccanismi di controllo. Abbiamo dato per scontata la democrazia per abitudine, perché - non avendo vissuto l'alternativa - non l'abbiamo considerata un bene prezioso.

Di pari passo i governi mondiali di destra, populisti e sovranisti, hanno sviluppato un eccessivo bisogno di controllo nel tentativo di farlo passare come protezionismo e declinando, in maniera ingannevole, lo stato come una divinità protettrice mentre invece è diventato un patriarca, che vivendo di potere decisionale fatica a governare ciò che in realtà vuole smantellare, ossia i diritti, la democrazia e l'Unione Europea, che e in questo quadro è apparsa troppo spesso timida, debole o inesistente perché privata del suo ruolo inclusivo e di garante dei popoli.

La libertà di stampa, sottovalutata, non viene percepita come pilastro fondamentale della democrazia e non ci si accorge che i social media- che sono un mezzo di comunicazione e non di informazione- hanno troppo frequentemente sostituito l'informazione nella sua essenza.

L'attentato a Sigfrido Ranucci deve farci riflettere ora, bisogna assumere delle chiare posizioni di difesa non di Sigfrido soltanto come persona, ma delle libertà di tutti e di tutte, della difesa del pensiero, che anche se non si condivide nella diversità profonda delle concezioni del mondo, va sempre rispettato e perché questo vile attentato è il frutto di un clima di odio, rabbia e prevaricazione, alimentato dai governi delle destre sovraniste e populiste.

La presidente del consiglio Meloni -dopo una doverosa dichiarazione istituzionale- attacca Elly Schlein, reagendo da capo-fazione piuttosto che da capo di governo, fingendo di dimenticare che chi ha provato a bloccare e a confinare il lavoro e le inchieste di un giornalista come Ranucci, è stato proprio il suo governo.

Tele Meloni non è un fumetto a cartone animato per bambini, ma è la televisione dello Stato della Meloni, una tv di Stato che ha abdicato al servizio pubblico, in contrasto con la Costituzione, per farne il megafono di governo con il solo risultato di una televisione veicolata, non libera e di un'informazione faziosa e artefatta. La destra che oggi ci governa pensa che la democrazia sia il problema, non riconoscendo un impianto politico-culturale democratico e costituzionale.

Ma davvero questa è la democrazia e la libertà per la quale uomini e donne sono morti combattendo per le libertà stesse? La nostra storia ci insegna che non è così, ci insegna che è necessario scegliere per non essere indifferenti. In questo tempo di pericolo democratico e di comunicazione tossica, in cui gli slogan sostituiscono il pensiero e litigi il dibattito, la politica tutta e le forze di centrosinistra in primis devono ambire a costruire una nuova società perché, diversamente e senza accorgercene, – come un lento processo molecolare – ci ritroveremo tutti e tutte cambiati senza saperlo e senza poterlo giudicare, proprio perché profondamente trasformati. Ora più che mai è necessario urlare «Liberi tutti, tranne chi è contro le libertà».

Tania Bruzzese
(presidente Assemblea provinciale Pd RC)