Sezioni
19/06/2024 ore 17.45
Politica

Autonomia differenziata, Irto: «Occhiuto ambiguo e ingiustificabile»

Il senatore dem conferma: «Noi continueremo a lottare per impedire questa torsione autoritaria a opera del centrodestra». Il gruppo consiliare del Pd: «Il presidente si è espresso a parole nostre, sollevando perplessità»
di Redazione

«Sull’autonomia differenziata Roberto Occhiuto è politicamente ambiguo e dunque ingiustificabile, perché il senatore Mario Occhiuto, del suo stesso partito, ne aveva già votato il testo al Senato e ora il presidente della Regione parla, senza alcun imbarazzo, di errore del centrodestra nazionale rispetto alla recente approvazione del provvedimento alla Camera». Così il senatore Nicola Irto, segretario del Partito democratico della Calabria.

«La bramosia di potere all’interno di Forza Italia crea cortocircuiti comunicativi imbarazzanti, ma oggi è impossibile ingannare i cittadini. Noi continueremo a lottare – prosegue il senatore dem – per impedire questa torsione autoritaria a opera del centrodestra e per difendere l’unità dell’Italia e i princìpi costituzionali di eguaglianza e libertà. Con l’autonomia differenziata e con il premierato, che ieri è passato a Palazzo Madama, il centrodestra vuole spaccare il Paese e governare a Roma senza limiti e controlli, mettendo da parte il Parlamento, il presidente della Repubblica e i necessari equilibri costituzionali tra i poteri dello Stato. È ormai chiaro il baratto tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Avevamo scritto e detto tanto a questo proposito, sia al Senato che nelle piazze. Avevo denunciato a chiare lettere gli scopi di potere che si nascondevano dietro a questo pattopolitico, riprovevole, a danno dell’unità nazionale, della democrazia, della Costituzione e del Mezzogiorno».

I consiglieri regionali Iacucci e Bevacqua manifestano apprezzamento per le parole di Occhiuto: «L’Autonomia Differenziata è un errore del centrodestra e bene hanno fatto i deputati calabresi a non votare la legge»

«Sono gravissime le ultime dichiarazioni del presidente della Calabria e vicesegretario nazionale di Forza Italia, Roberto Occhiuto, sulle scelte politiche nazionali del suo partito in riferimento all’Autonomia Differenziata approvata in Parlamento. “Temo che il centrodestra nazionale abbia commesso un errore, del quale presto se ne renderà conto’ ha detto il governatore condividendo la posizione dei deputati calabresi di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e
Giovanni Arruzzolo che non hanno votato la legge”.

Una posizione – spiegano i consiglieri regionali del Pd Francesco Iacucci e Domenico Bevacqua – che, insieme a tutto il gruppo, abbiamo assunto da tempo anticipando quanto lamentato solo oggi dallo stesso presidente. Il mancato approfondimento delle conseguenze del DDL, con un’approvazione avvenuta in un clima divisivo sia in Parlamento che nel Paese, come ha spiegato Occhiuto, e che rende impossibile ratificare le intese Stato e Regioni senza prima aver definito i livelli essenziali delle prestazioni (Lep) e ancora la circostanza che questa norma è sembrata, fin dall’inizio, una bandierina di una singola forza politica.

Praticamente Occhiuto si è espresso a parole nostre, sollevando perplessità sulle quali
chiediamo attenzione
da mesi e che sono rimaste puntualmente inascoltate. Soltanto adesso, quando il danno è fatto, il presidente Occhiuto torna sui suoi passi e dà ragione alla nostra battaglia conto l’Autonomia Differenziata, parlando di una votazione a tappe forzate. Tuttavia – concludono Iacucci e Bevacqua -, il cambio di rotta di Roberto Occhiuto ci fa ben sperare e significa che il nostro lavoro non è stato vano e che il Partito Democratico ci aveva visto lungo. In ogni caso,
adesso l’Autonomia Differenziata è legge e le conseguenze per il Mezzogiorno saranno delle più disastrose. Ora che anche il presidente è d’accordo sulle nostre ragioni, speriamo che possa, con coerenza continuare la battaglia insieme a noi e bloccare l’approvazione della “legge-danno” che affossa il Mezzogiorno e che deve essere bloccata».