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27/10/2025 ore 12.39
Politica

Bagnara, paziente oncologica si rivolge all’Arma per ricevere un farmaco salvavita, Panetta (Pd): «Inaccettabile»

Il segretario della Federazione Metropolitana del Partito Democratico chiede un intervento immediato per garantire l’approvvigionamento regolare e un monitoraggio pubblico delle forniture in ogni Asp

di Redazione

«La vicenda della giovane paziente oncologica di Bagnara, costretta a rivolgersi ai Carabinieri per ottenere un farmaco salvavita introvabile in tutta la Calabria, è la fotografia di un sistema sanitario che non funziona più. Quando un malato deve affidarsi all’Arma per ricevere un medicinale prescritto da un centro oncologico di eccellenza, significa che il diritto alla cura è ormai negato».

Lo dichiara Giuseppe Panetta, segretario della Federazione Metropolitana del Partito Democratico di Reggio Calabria.

«Quello che è accaduto, purtroppo, non è un episodio isolato - prosegue Panetta - ma il sintomo di un problema strutturale che si ripete continuamente mettendo a rischio la vita dei pazienti e creando problemi immani alle loro famiglie. La catena di approvvigionamento e distribuzione dei farmaci in Calabria è in grave affanno. Si registrano ritardi sistematici sia nelle forniture che nella consegna dei medicinali, anche di quelli salvavita o indispensabili per le terapie oncologiche e croniche. È un fallimento gestionale che colpisce i più fragili e rende ancora più assurdi gli slogan di efficienza fatte in questi anni dal presidente Occhiuto».

Panetta aggiunge: «mentre la propaganda parla di rivoluzioni nella sanità, la realtà racconta di ospedali senza personale, reparti in sofferenza e farmacie ospedaliere spesso sprovviste dei farmaci più urgenti. Le liste d’attesa si allungano, i cittadini rinunciano a curarsi o partono per il Nord, alimentando quella migrazione sanitaria che continua a costare alla Regione cifre esorbitanti».

«È inaccettabile - afferma ancora Panetta - che il piano di rientro dal debito venga attuato tagliando sui servizi e scaricando il risanamento sui pazienti e sulle loro famiglie. I bilanci non si risanano negando una terapia o ritardando una cura. Si risanano con competenza, programmazione e rispetto per la vita delle persone. Il Pd - conclude Panetta - chiede un

Non è più tempo di slogan. La Calabria ha bisogno di una sanità che funzioni, non di una narrazione che nega la realtà».