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26/11/2025 ore 13.40
Politica

Calabria, via libera al Piano contro la povertà 2024–2026: oltre 79 milioni per servizi e inclusione

Approvato dalla Giunta il nuovo quadro degli interventi sociali. Straface: «Strategia multilivello per rafforzare Ambiti territoriali e servizi essenziali»

di Redazione

Via libera al Piano regionale degli interventi e dei servizi di contrasto alla povertà della Calabria 2024–2026, approvato dalla Giunta su proposta congiunta del presidente Roberto Occhiuto e dell’assessore al Welfare Pasqualina Straface.

Il documento è stato redatto in conformità al decreto del Ministero del Lavoro e del MEF del 2 aprile 2025, che ha adottato il Piano nazionale 2024–2026, ed è passato al vaglio del Tavolo tecnico consultivo per il contrasto alla povertà e del Tavolo regionale della Rete della protezione e dell’inclusione sociale. Il Piano fornisce linee guida agli Ambiti territoriali sociali per garantire i livelli essenziali delle prestazioni su tutto il territorio regionale.

«Per la sua attuazione – spiega l’assessore Straface – il Piano potrà contare su 79.076.318,85 euro del Fondo povertà 2024–2026». Una dotazione significativa per una Regione che, ricorda l’assessore, «registra livelli di fragilità economica superiori alla media nazionale e forme nuove e complesse di marginalità sociale».

La Calabria necessita dunque di «una strategia coordinata e multilivello, capace di affrontare simultaneamente povertà materiale, isolamento, disuguaglianze e carenza di servizi». Le risorse disponibili – aggiunge Straface – serviranno a «consolidare i servizi essenziali, potenziare gli Ambiti sociali e avviare interventi strutturali e continuativi».

Un ruolo decisivo è affidato al nuovo Osservatorio regionale sulla povertà, integrato nel processo di programmazione e monitoraggio. Lo strumento, afferma l’assessore, permette di «raccogliere dati aggiornati, monitorare gli interventi, valutare l’impatto delle misure e orientare tempestivamente le politiche». Centrale anche il contributo del Tavolo tecnico, composto da enti locali, rappresentanze istituzionali, Terzo settore e sistema della ricerca, che ha consentito di definire priorità condivise e una lettura comune dei bisogni.

Il Piano punta inoltre a «rafforzare il servizio sociale professionale e consolidare le funzioni degli Ambiti territoriali sociali», chiamati a programmare e realizzare gli interventi in un’ottica di integrazione tra servizi sociali, sanitari e del lavoro.

«È un passaggio cruciale – conclude Straface – per costruire un welfare moderno, vicino ai territori e in grado di rispondere alle reali condizioni sociali delle comunità calabresi».