Cittanova, Cento (Alternativa Popolare): «Pare che il Sindaco sia un ladro di suolo pubblico. Serve il ripristino della legalità»
Tensioni e accuse pesanti scuotono la vita politica cittanovese. Ieri pomeriggio, davanti al Municipio, il coordinatore cittadino di Alternativa Popolare, Nino Cento, ha convocato una conferenza stampa a cui ha preso parte anche il coordinatore regionale del partito, Massimo Ripepi.
L’incontro è avvenuto poco prima del Consiglio comunale chiamato a discutere un punto cruciale: la presunta incompatibilità del sindaco Domenico Antico. Secondo la denuncia di Cento, supportata da documenti già trasmessi alla Procura, il primo cittadino avrebbe inglobato nella propria proprietà privata un’area di 5,66 metri quadrati di suolo pubblico, senza alcuna autorizzazione. Cento ha ricostruito una vicenda che risalirebbe già al 2020, anno in cui sarebbe stato accertato un abuso edilizio e disposta un’ordinanza di demolizione mai eseguita, con una sanzione da circa 20 mila euro mai riscossa.
Secondo l’esponente di Alternativa Popolare, il sindaco avrebbe poi tentato di “sanare” la situazione con una richiesta di acquisto del suolo occupato o addirittura tramite un comodato d’uso, ipotesi ritenuta «inaccettabile» vista la posizione istituzionale del diretto interessato.
La vicenda è già stata al centro di un precedente Consiglio comunale, sospeso per consentire una perizia tecnica. L’ultima relazione, ha ricordato Cento, confermerebbe l’occupazione di suolo pubblico, rendendo necessario un nuovo voto dell’assise.
La vicenda ha provocato anche defezioni politiche: due consiglieri comunali di maggioranza, entrambi di Fratelli d’Italia, hanno deciso di passare all’opposizione, denunciando «irregolarità e gestione inaccettabile».
«Sono qui per affiancare un uomo coraggioso come Nino Cento – ha dichiarato Massimo Ripepi – che negli anni ha sfidato anche la ’ndrangheta. Oggi denuncia un sistema istituzionale che, se confermato, avrebbe agito in maniera grave e lesiva della fiducia pubblica. Alternativa Popolare sarà al fianco di chi combatte per trasparenza e legalità».
Dal palco improvvisato davanti al Comune, Cento ha ribadito l’urgenza di rompere il silenzio: «Siamo in presenza di fatti che, se confermati, avrebbero del clamoroso. A Cittanova sembra non valere più alcuna regola. Ma non resteremo in silenzio: chi ha sbagliato deve pagare. Chi è incompatibile non può rappresentare le istituzioni».
Il Consiglio comunale di ieri sera, cui Cento e Ripepi hanno assistito, è stato dunque chiamato a esprimersi sull’incompatibilità del sindaco. Una decisione destinata ad avere un impatto di rilievo sulla vita amministrativa cittadina.
Alternativa Popolare, intanto, annuncia che vigilerà sull’esito del voto e continuerà a sostenere quella che definisce «la battaglia della legalità, della giustizia e del rispetto delle istituzioni».