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24/09/2024 ore 14.21
Politica

Comune Reggio, emergenza Scuole in commissione Controllo e Garanzia ma l'assessore Briante è assente

Alla dirigente Roschetti, anche lei convocata ma collegatasi in ritardo senza avvisare, non è stata data la parola. Riunione aggiornata al prossimo martedì con il coinvolgimento di settore e assessorato ai Lavori Pubblici. Intanto il presidente Ripepi stigmatizza la gravità di quanto avvenuto
di Anna Foti

«Inammissibile che una dirigente abbia altre urgenze e si colleghi in ritardo senza avvisare e che l’assessore neppure comunichi e giustifichi la sua assenza. Ad essere compromessa è l‘agibilità democratica. Aggiorneremo la riunione al prossimo martedì, quando convocherò anche dirigente e assessore ai Lavori Pubblici. Intanto denuncerò la gravità di quanto avvenuto stamattina. Ad una riunione di commissione Controllo e garanzia sull’emergenza scuole, l’assessore non ritiene di intervenire e di avvisare che non interverrà. È grave e inaudito che si sia assenti in questa sede in cui si devono dare risposte sul proprio operato».

Così il presidente della commissione Controllo e Garanzia del comune di Reggio Calabria, Massimo Ripepi, ha stigmatizzato la questione che sostanzialmente ha tenuto banco in occasione della seduta odierna: l’assenza ingiustificata dell’assessora comunale all’Istruzione Anna Briante e il ritardo, giustificato con “urgenze”, della dirigente di settore Daniela Gerolama Roschetti collegatasi alle 10 (prima convocazione alle 8 e seconda alle 9), senza dare preavviso del ritardo, e alla quale non è stata data la parola. Massimo Ripepi ha annunciato che porterà la questione all’attenzione del presidente del Consiglio comunale, del Segretario e del Direttore generale del Comune, affinché siano avviate le dovute azioni disciplinari.

Disagi e viabilità

Erano presenti nella sala Commissioni di palazzo San Giorgio, alcuni genitori della Nosside Pythagoras, chiusa dallo scorso anno e di cui ancora si chiede di capire se si procederà con demolizione e ricostruzione oppure no. Intanto, nonostante il trasporto pubblico gratuito sia garantito, sono stati posti in luce svariati disagi legati alla viabilità e agli spostamenti. Per via di un’aumentata congestione del traffico e di un prolungamento dei tempi di rientro a casa, si sta registrando anche un pregiudizio notevole ai ritmi e agli equilibri familiari.

Ci sono poi situazioni delicate e specifiche, come quella di un bambino speciale per il quale raggiungere la scuola, che prima era vicino a casa, con il pullman adesso sta generando disagi e difficoltà. Tutte situazioni che meritano soluzioni e risposte tempestive.

Genitori hanno posto un forte accento anche sulla necessità di un presidio di sicurezza della viabilità e alcuni rappresentanti del comitato di quartiere di Ravagnese hanno reclamato attenzione poiché la scuola Pythagoras, chiusa già da un anno, è il cuore pulsante della zona. Chiesti anche chiarimenti sulle altre scuole sottoposte a carotaggio, per avere contezza degli istituti che stanno in salute. Stigmatizzata, inoltre, l’assenza del sindaco Giuseppe Falcomatà in tutta questa situazione che sta mettendo in difficoltà tante famiglie rispetto al diritto essenziale allo studio dei propri figli.

La situazione a Gallina

C’è poi la questione della destinazione delle classi del Pythagoras a Gallina. Genitori hanno chiesto lumi sul documento che mancherebbe per allocare le classi presso la scuola di formazione Coni Sport e salute. Sul punto è intervenuto il consigliere Demetrio Marino: «Credo si tratti di un falso problema o meglio di una formalità che sarà presto adempiuta. La struttura è del Comune che ha anche investito delle somme per riqualificarla oltre un decennio fa. Il Coni, che la ha in concessione, attende da Roma l’autorizzazione per la nuova temporanea destinazione. Solo una formalità, dunque, e nessun impedimento concreto o altra questione di inagibilità».

La situazione a Catona

Non erano presenti fisicamente nella sala Commissioni del Comune di Reggio, invece, genitori degli alunni delle 14 classi dei due plessi inagibili della Dante Alighieri di Catona, la cui soluzione temporanea, per quanto individuata, non è stata ancora attuata.

La prima campanella è suonata ieri ma con la soluzione tampone delle lezioni pomeridiane presso il plesso della primaria dell’istituto comprensivo Regina Elena. Nonostante il sopralluogo e il placet verbale della Regione di dieci giorni fa, ancora la stessa Regione non ha formalizzato la nuova temporanea destinazione dell’ala agibile dell’ex Ciapi che ancora oggi ospita la scuola superiore per Mediatori Linguistici. Dunque la soluzione individuata dal Comune per l’anno scolastico ormai avviato, ancora non può essere attuata.

Sul punto il consigliere Armando Neri ha stigmatizzato che «manca un documento formale che attesti la soluzione adottata dal Comune e che questo fa il paio con una gestione che non ci consente a oggi, ad anno scolastico avviato di avere una quadro chiaro all’orizzonte».

Il nodo sicurezza e l’assenza di programmazione

Altri nodi da sciogliere restano quelli dell’accatastamento e la questione della sicurezza sulla quale torna la consigliera Angela Marcianò. «Rilevo, solo in chiave esemplificativa, che nessuna verifica è stata eseguita sul Pascoli e sul Galileo, dove però sono state destinate le classi dell’inagibile Vitrioli. Dunque garantiamo la sicurezza trasferendo le classi in strutture dove non sono state condotte verifiche e chiudiamo plessi dove abbiamo eseguito ingenti interventi di manutenzione straordinaria. C’è una totale assenza di programmazione con profili di carattere penale molto seri. Manca quella programmazione chiamata anche a porre soluzioni ai danni causati dal dimensionamento scolastico.

E ancora. Mi assumo la responsabilità di quello che dico in tutte le sedi quando affermo che troppe cose non mi convincono sui carotaggi al Pythagoras. Io continuo ad avere forti dubbi che nessuno ancora ha dissipato».

Il servizio mensa

Il consigliere Saverio Pazzano, unitamente al deficit di programmazione ha portato all’attenzione della commissione anche la «questione delle mense deve essere seguita ora e non nelle prossime settimane. Si tratta di un servizio essenziale per le famiglie e per la vita comunitaria della scuola. Un servizio che non può attendere anche se adesso l’emergenza è quella degli edifici. C’è da capire quando partiranno e anche se ciò avverrà con il vecchio regolamento. Occorre sollecitare anche in questa direzione».