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27/08/2025 ore 18.30
Politica

Delmastro a Catanzaro: «Dal 2025 i nuovi padiglioni del piano carceri, mai più svuotacarceri»

Il sottosegretario annuncia 10.700 assunzioni, corsi più rapidi per la polizia penitenziaria e collaborazione con le Regioni sulla sanità penitenziaria
di Redazione

«Nella prossima primavera si inizieranno a vedere i primi padiglioni del piano carceri, finanziato con 750 milioni, attraverso i quali recupereremo i diecimila posti detentivi che mancano da 50 anni in Italia. Mai più svuotacarceri». Lo ha detto il sottosegretario al ministero della Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove, a margine di una visita alla casa circondariale di Catanzaro, dove ha incontrato polizia penitenziaria e sindacati.

Alla visita ha preso parte anche il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro. Nel corso dell’incontro sono state illustrate a Delmastro le criticità del carcere del capoluogo calabrese, con particolare riferimento alle carenze infrastrutturali e di organico.

«Non c’è spazio – ha ribadito Delmastro – per uno svuotacarceri, per la sicurezza del Paese e per quanto dobbiamo alle vittime dei reati. Faremo un piano carceri, già finanziato con 750 milioni, con la nomina di un commissario all’edilizia penitenziaria per attuare velocemente queste misure e per avere carceri più umane».

Sulle carenze di personale di polizia penitenziaria, presenti anche a Catanzaro, Delmastro ha ricordato i dati sulle nuove assunzioni. «Tutte le sigle sindacali hanno convenuto sui titanici sforzi che ha profuso in questo campo il Governo, con oltre 10.700 assunzioni già finanziate. Se avessero fatto come me tutti i sottosegretari alla Giustizia che mi hanno preceduto, oggi parleremmo di sovraffollamento di polizia penitenziaria e non di detenuti. Adesso si sta svolgendo il 185° corso allievi con 2.568 posti. Ho già firmato un bando per 649 allievi agenti. Lo Stato non arretra più in termini di sicurezza».

Delmastro ha poi annunciato la riduzione dei corsi allievi di polizia penitenziaria a quattro mesi, per riuscire a formarne di più in un anno.

Riguardo la presenza di detenuti psichiatrici negli istituti di pena, il sottosegretario ha evidenziato che «si tratta di problemi a cui bisogna rispondere congiuntamente con le Regioni, in relazione alle competenze in materia di sanità penitenziaria».