Falcomatà e le scelte sulla giunta: «Dobbiamo consolidare e allargare». E su Azione: «evidentemente maturati nuovi interessi»
C’era molta attesa in città per la seduta di Consiglio comunale, e non certo per i punti in discussione. Il sindaco Giuseppe Falcomatà a metà della settimana scorsa aveva incassato le dimissioni dell’assessore alle Attività produttive Marisa Lanucara, sostituendola immediatamente con un nome chiesto al partito di Azione che l’aveva pure fornito.
L’operazione si è poi sostanziata in un mini rimpasto con il cambio di tre assessori tecnici inseriti nell’esecutivo proprio in quota sindaco nella giunta del “Terzo tempo”. La manovra ha naturalmente risvegliato vecchi appetiti tra gli alleati, ma anche la reazione del Pd, il partito del sindaco, tenuto all’oscuro dei cambi nell’esecutivo, con un susseguirsi di eventi che hanno reso infuocato il weekend.
«Mah, un weekend di fuoco relativamente, perché per fortuna in città c’era un bel venticello, quindi il caldo e la bella giornata si è fatta sentire di meno perché siamo stati rinfrescati dal vento – dice scherzando Falcomatà -. Oggi c’è stato il consiglio comunale che ha portato all’attenzione dell’assise l’ingresso dei nuovi assessori Giuggi Palmenta e Filippo Burrone ai quali va il mio più sentito in bocca al lupo, così come va il mio più sentito ringraziamento agli assessori uscenti dimissionari Marisa Lanucara, Franco Costantino ed Elisa Zoccali che hanno dato un contributo fondamentale rispetto a quella fase nella quale sono stati chiamati a servire la città all’interno dell’amministrazione.
Un contributo per la riorganizzazione degli uffici, per accelerare su alcuni lavori e su alcune attività che avevano bisogno di una spinta maggiore. Oggi ci apprestiamo a vivere una nuova fase quindi le scelte che sono state fatte sono andate a provare e andranno a provare a interpretare questa nuova fase consolidando a rafforzando la maggioranza e preparandoci a quello che sarà l’ultimo anno di consiliatura e quindi di conseguenza con tutti quelli che saranno gli appuntamenti da qui a venire».
Sindaco nel suo intervento ha parlato di fase nuova, ma ha anche illustrato ciò che ha ispirato le sue scelte con all’orizzonte l’allargamento della coalizione.
«Consolidare e allargare, sono questi i punti su cui noi lavoriamo, naturalmente senza mai abdicare a quelli che sono stati i valori che hanno tenuto unita questa maggioranza in questi quasi undici anni di amministrazione. Valori improntati alla trasparenza, alla legalità, al contrasto alla ‘ndrangheta e alla criminalità organizzata, al valore del servizio pubblico e dell’erogazione dei servizi pubblici propriamente detti, con le attività che hanno portato alla nascita e al consolidamento delle società in house.
L’idea di amministrare, intesa come il buon padre di famiglia, quindi nel mettere in sicurezza le casse, il bilancio comunale, ma anche con quella passione, quell’amore, quella conoscenza della nostra storia e della nostra identità che ci ha consentito di puntare forte su noi stessi, sulle nostre bellezze e quindi un lavoro importante sull’educazione, sul turismo e sulla cultura. Questi sono diciamo i punti cardine che ci hanno contraddistinto in questi anni.
Naturalmente, tutto all’interno di una cornice di valori comuni, di valori di democrazia, di solidarietà e appunto di lealtà, legalità e trasparenza. Dentro questo circuito sì avvieranno anche quelle che possono essere le interlocuzioni per consolidare, ma anche allargare, a chi cammina su questo stesso sentiero su questi stessi percorsi».
Il dato politico da registrare è il rifiuto di Azione all’assessorato proposto che, naturalmente, complica i rapporti con l’amministrazione ma più in generale con il centrosinistra?
«A me dispiace quello che è successo. Tutti hanno letto la posizione che ho tenuto per ribadire un principio, anche di verità, rispetto alle interlocuzioni che ci sono state. Evidentemente gli interessi non corrispondevano, oppure sono maturati nuovi interessi e nuove priorità nelle ore successive, ma vabbè è una cosa che purtroppo a volte in politica può succedere. Quindi, adesso guardiamo avanti».
Manca un ultimo tassello in questo rimpasto di giunta, chiusa la trattativa con Azione dove guarderà il sindaco?
«Noi andremo a scegliere adesso, facendo delle valutazioni con calma e con tranquillità, quelle che possono essere le scelte migliori, intanto per la città e per i cittadini, perché all’interno di un esecutivo comunale è sempre naturalmente questa la prima risposta da dare, il primo obiettivo da raggiungere. Ovviamente in questa consapevolezza le scelte matureranno all’interno di quella cornice di cui dicevamo prima, cioè movimenti, partiti, sensibilità e personalità che possano condividere quel percorso che abbiamo affrontato in questi undici anni, e naturalmente lo possano rafforzare e rilanciare ancora di più».