Sezioni
23/08/2025 ore 12.39
Politica

Festa dell'Unità a Cittanova, Falcomatà: «Sottratti fondi al Porto di Gioia Tauro per finanziare il progetto del Ponte»

Il sindaco metropolitano di Reggio Calabria ha partecipato al dibattito conclusivo della tre giorni organizzata dal Partito Democratico. «Il Pd - ha affermato - è l'unico partito che continua a coinvolgere i militanti in momenti di confronto pubblico»
di Redazione

«I 300 milioni necessari a sviluppare anche la parte Sud del Porto di Gioia Tauro sono stati tolti dalla programmazione dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione per essere dirottati sul Ponte sullo Stretto. Questi sono i furti, gli scippi, che vengono fatti al nostro territorio da parte di chi, ancora, viene qui a chiedere fiducia». Il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà non ha usato mezzi termini: «Questi sono gli argomenti che ci distinguono da una destra che è la peggiore destra che, a livello nazionale, ha saccheggiato il Sud e di una destra, a livello regionale, che ne è fedele interprete».

Ospite alla Festa de L’Unità provinciale a Cittanova, Falcomatà ha partecipato al dibattito “Porto di Gioia Tauro e infrastrutture per lo sviluppo del territorio” con Salvatore Larocca della Cgil, Aurelio Misiti, ex presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, e Francesco Russo, docente di Ingegneria dei trasporti all’UniRc.

Proprio al docente universitario, Giuseppe Falcomatà ha riconosciuto il merito ed un ruolo chiave nella crescita della parte a est della banchina che, nel 2018, «ha consentito, attraverso una programmazione fatta da assessore alla Mobilità e trasporti nella giunta di centrosinistra alla guida della Regione, che quella parte si potesse sviluppare».

La riflessione si è, quindi, spostata sull’idea di realizzazione del polo del Dri, proprio a Gioia Tauro, avanzata e sostenuta dal ministro delle Imprese Adolfo Urso e dalla Regione. «Non si possono escludere i territori da decisioni così importanti», è il pensiero di Falcomatà esteso fino alla firma dell’Accordo per il Fondo di sviluppo e coesione 21-27 celebrato, in pompa magna, lo scorso anno alla presenze della premier Giorgia Meloni, «ma senza coinvolgimento, senza dibattito e senza discussione. Questo non è dialogo istituzionale: è una farsa».

«Al porto di Gioia Tauro, lo scorso anno – ha ricordato – si è celebrata una farsa nella quale tutte le istituzioni, i sindaci con la fascia, i consiglieri regionali, gli assessori, tutto lo stato maggiore del cerimoniale allargato hanno assistito ad un siparietto nel quale ci si è scambiati una firma su un documento del quale nessuno conosceva il contenuto. Probabilmente, all’epoca, ha fatto bene il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a disertare quello stesso appuntamento. Perché si prendono in giro i territori, si mortificano secondo l’interpretazione di un ruolo istituzionale sulla base della spilla che il tuo interlocutore porta appuntata al petto». Concetto ripreso quando si è affrontata anche la questione del mancato trasferimento delle funzioni alla Città Metropolitana da parte della Regione Calabria: «E’ stato l’ennesimo atto di vigliaccheria nei confronti del nostro territorio».

«Perché – ha affermato Falcomatà – noi abbiamo una macchina che va al 30% delle sue potenzialità. Dalla Regione Calabria non solo non sono state assegnate le deleghe su settori importanti come mobilità, trasporti, cultura, turismo, ambiente o lavoro, ma le poche che c’erano su mandato dell’allora governo di centrosinistra, questa giunta regionale se l’è riprese. E mi riferisco alle deleghe all’Ambiente e quelle al Trasporto pubblico locale».

Così, in funzione delle prossime scelte future, secondo il sindaco Falcomatà, quello che, davvero, potrà fare la differenza «è se le decisioni che spettano a Governo o Regione arriveranno a concretizzarsi seguendo la spinta dei territori e non attraverso imposizioni calate dall’alto come quelle sul Ponte, discusse in un ristorante».

Sul partito e sulla Festa dell’Unità, infine, il sindaco Falcomatà ha voluto ringraziare il segretario Panetta per «tre giorni straordinari di dibattito». «Lo dobbiamo sempre ribadire – ha detto – perché ormai non è la normalità, non è una consuetudine. Il Pd è l’unico partito che continua a coinvolgere i militanti in momenti di confronto pubblico ed è bello che questo avvenga nella nostra città metropolitana, a Cittanova, attraverso lo sforzo  di tanti volontari che hanno reso possibile, anche quest’anno, l’organizzazione della nostra Festa di unità».