Gioiosa Ionica, “Costruire Insieme”: «Un’amministrazione che affossa turismo, commercio e vivibilità»
In una nota diffusa oggi, 14 agosto, i consiglieri parlano di «gestione miope e disorganizzata» che starebbe «soffocando ogni prospettiva di rilancio turistico e commerciale», accusando la giunta di mancanza di visione strategica e di incapacità di valorizzare le risorse del territorio.
Tra i punti critici evidenziati, la chiusura della Villa Romana del Naniglio, considerata uno dei simboli storici più importanti del paese. Il sito, secondo i consiglieri, rimane inspiegabilmente inaccessibile, nonostante la disponibilità di associazioni locali a garantire un servizio di assistenza turistica gratuita. «La mancata apertura – sottolineano – priva Gioiosa di un patrimonio che potrebbe fungere da volano per l’economia locale».
Critiche anche per la gestione di Palazzo Amaduri, chiuso nei fine settimana, «proprio quando il flusso turistico è al massimo». Un approccio che, per Costruire Insieme, «rasenta l’assurdo» e limita la fruizione di uno spazio culturale che ospita musei e mostre.
Sul fronte dei servizi, il gruppo stigmatizza la chiusura estiva dell’ufficio postale per lavori di manutenzione, «accettata passivamente dall’amministrazione, senza richiedere un rinvio dei lavori o proporre soluzioni alternative».
Nel mirino anche i lavori stradali avviati nel periodo estivo: «È inaccettabile transennare strade nevralgiche ad agosto per interventi che partiranno a settembre, bloccando il traffico, creando disagi e provocando incidenti».
Per quanto riguarda l’offerta di eventi, i consiglieri parlano di «manifestazioni estive praticamente inesistenti», fatta eccezione per il contributo della Pro Loco e di poche altre associazioni. Lo stesso mercato domenicale, potenziale attrattore economico e turistico, sarebbe stato «abbandonato a se stesso», con un aggravio fiscale a carico dei commercianti.
«La realtà – affermano i consiglieri – è lampante: sotto la gestione Fuda-Ritorto, Gioiosa Ionica è ferma. Il turismo è immobile, il commercio penalizzato e i cittadini sono intrappolati in un contesto privo di prospettive. Meritiamo un’amministrazione capace di programmare, gestire e tutelare le risorse del paese».