InvestEU, Nesci: «Più competitività e più Sud. Per la Calabria arrivano conferme su investimenti e infrastrutture»
L’eurodeputato ECR–FdI interviene a Strasburgo sul nuovo quadro regolatorio: «Garanzia europea più efficace, senza mutualizzazione del debito. Ogni euro al Mezzogiorno produce sviluppo immediato»
«Con InvestEU rendiamo la garanzia europea più efficace nell’attrarre capitale privato, senza alcuna mutualizzazione del debito. Non aumentiamo la spesa: la rendiamo più intelligente, più mirata e più utile ai territori. È la linea che avevamo indicato e che stiamo rispettando, mantenendo gli impegni assunti con cittadini e imprese».
Lo dichiara l’eurodeputato Denis Nesci (ECR–Fratelli d’Italia), intervenendo in Aula sul nuovo quadro regolatorio.
«Le misure approvate – semplificazione dei piccoli finanziamenti, criteri green applicati con proporzionalità, definizione più rigorosa di PMI – vanno nella direzione giusta: premiare chi investe davvero in innovazione e lavoro. Un’Europa più pragmatica, più competitiva e più vicina alle esigenze dei territori è possibile. E noi stiamo contribuendo a costruirla ogni giorno.»
Particolare attenzione, sottolinea l’eurodeputato, va al ruolo delle regioni meridionali: «Il rafforzamento delle catene di approvvigionamento strategiche e delle infrastrutture critiche è un segnale concreto per il Sud Italia e per la Calabria. Ogni euro investito in infrastrutture nel Mezzogiorno produce sviluppo immediato, nuova occupazione e maggiore competitività. È un impegno politico che avevamo assunto e che oggi trova conferme nelle scelte europee.»
Nesci richiama inoltre il valore strategico della rete TEN-T: «Il potenziamento dei corridoi logistici e dei collegamenti ferroviari della TEN-T è essenziale per colmare i divari territoriali. Per la Calabria significa porti più connessi, trasporti più veloci, imprese più competitive. Significa sviluppo vero, non annunci.»
«InvestEU dimostra che crescita, rigore e coesione possono procedere insieme. Continueremo a lavorare per un’Europa che mantiene la parola data e che mette il Sud e la Calabria nelle condizioni di esprimere tutto il loro potenziale» conclude Nesci.