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13/06/2024 ore 18.30
Politica

L’Autonomia differenziata divide Occhiuto e Tajani. Dopo il fight club alla Camera arrivano scuse e giustificazioni

Nico Stumpo, che ieri ha lanciato una sedia in Aula: «Non avrei dovuto ma c’è chi ha fatto peggio». Il governatore mette in discussione la leadership del partito nella segretaria di Forza Italia: «La riforma è un tema pericoloso in vista delle Regionali del 2025». Ma non trova sponde nel vicepremier che teme la reazione di Salvini
di Redazione

di Massimo Clausi – Spintoni, pugni, calci, gesti che rimandano alla Decima Mas. Non è il Fight club ma la Camera dei Deputati che ieri era chiamata ad approvare il Ddl Calderoli sull’autonomia differenziata. Il dibattito si è trasformato in una mega-rissa finita con il deputato grillino Leonardo Donno portato via dai paramedici in sedia a rotelle. Proprio il deputato del M5s ha acceso la scintilla quando, durante il dibattito, si è diretto verso il ministro Roberto Calderoli per fasciarlo con una bandiera tricolore.

I commessi della Camera sono intervenuti subito per bloccare il gesto ma, dietro di loro, sono intervenuti anche deputati del centrodestra che sono passati alle vie di fatto. Anche due calabresi sono stati protagonisti di questo frizzante dibattito con il deputato leghista Domenico Frugiuele che mentre le opposizioni cantavano Inno di Mameli e poi Bella Ciao ha mimato il gesto della Decima. Il deputato si è giustificato dicendo di non aver mimato la Decima in stile Vannacci ma fatto solo il simbolo di X Factor per protestare contro le opposizioni che intonavano Bella Ciao. «È tutto molto strano, è questo mondo del politicamente corretto per il quale si può cantare Bella ciao in Aula alla Camera e non si può dire magari che questa canzone non è condivisa e non piace – replica lui -. E qualcuno può fare pure un gesto, surclassato dalle voci, per dire “no, non mi piace”. Questa cosa viene fraintesa perché non si può fare un gesto. . . »

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