Locride, torna a riunirsi l’assemblea dei sindaci: sul tavolo le criticità della sanità
L’assise è convocata per venerdì prossimo a Siderno. All’ordine del giorno anche i temi legati alla viabilità
Torna a riunirsi dopo sette mesi l’assemblea dei sindaci della Locride. L’appuntamento è fissato per venerdì 19 dicembre nella sala consiliare del Comune di Siderno. All’ordine del giorno fissato dai presidenti Vincenzo Maesano e Giorgio Imperitura la statale 106 e lo sviluppo viario del comprensorio, ma soprattutto le criticità della sanità territoriale. Proprio nel corso dell’ultima assise gli amministratori locali avevano approvato una bozza di documento redatto dalla delegata di AssoComuni alla conferenza dei sindaci dell’Asp di Reggio Mariateresa Fragomeni rispetto alla carenza di medici e alle difficoltà nel garantire servizi sanitari essenziali alla popolazione.
Nel frattempo però alle criticità non ancora risolte, se ne sono aggiunte altre, come ad esempio la revoca dei contratti a 40 infermieri chiamati a garantire i livelli essenziali di assistenza, con conseguenti danni alla gestione dei reparti, alle cure agli ammalati e la nuova distribuzione dei fondi per le strutture convenzionate nella Locride a vantaggio della sanità di Reggio Calabria. Per non parlare dei continui disagi registrati negli uffici del distretto sanitario territoriale all’interno dell’ex ospedale di Siderno.
C’è quindi tanta attesa per capire come si determinerà l’organo rappresentativo, che non sta vivendo propriamente uno dei momenti più felici della sua storia. Proprio ai sindaci il presidente del tribunale per i diritti del malato e del cittadino Pino Mammoliti ha inteso rivolgere un accorato appello. «Avete il potere e il dovere di farvi e farci rispettare, così come hanno fatto i sindaci del vibonese che hanno costretto Occhiuto a lasciare il set di Sandokan e le sagre di vino e soppressate, per sedersi e affrontare i veri problemi dei cittadini, in quel caso, del vibonese. Fate ciò che è vostro dovere fare, indipendentemente dai rischi e dai pericoli che bisogna affrontare».