Politiche sociali a Villa San Giovanni, scontro aperto tra De Marco e il sindaco Caminiti
Dal consigliere azzurro accuse di gestione opaca. Replica immediata dell’Amministrazione: «Polemica strumentale, si ignorano gli atti»
«Siamo stati facili profeti o magari attenti consiglieri di minoranza quando abbiamo inteso evidenziare in sede di consiglio un reale stato di disagio che pervade la struttura comunale per intero ed in particolare il settore delle politiche sociali così tanto decantato dal Sindaco che, rispondendo alla mia interpellanza, ha descritto il settore come foriero di finanziamenti e di una buona programmazione che in realtà non appare così vista la reale situazione».
Così, in una nota, il consigliere di minoranza del Comune di Villa San Giovanni Domenico De Marco.
«Stavolta non sono i consiglieri comunali a lanciare segnali di preoccupazione. Consiglieri spesso accusati di strumentalizzazione politica o di voler creare allarme, ma la conferma di una cattiva gestione amministrativa arriva dalla Cooperativa Rose Blu, da sempre a braccetto con l’amministrazione Caminiti ed anche in passato presente nella gestione di tante attività nelle politiche sociali e d’ambito, che “chiama in giudizio l’ente” costringendo l’avvocatura civica del nostro Comune a difendersi in sede di giudizio avverso un contenzioso aperto dalla stessa cooperativa.
E se tutto ciò avviene per cifre non così elevate che portano la Cooperativa a difendersi dalle inefficienze amministrative, nonostante i radiosi rapporti tra i massimi rappresentanti e l’amministrazione Caminiti, allora questo la dice lunga su una gestione che definire opaca rappresenta quasi un complimento.
Siamo in tanti, partiti, amministratori di altri comuni dell’Ambito che hanno deciso gestioni unitarie di alcuni servizi, ad aver evidenziato in questi tre anni dell’Amministrazione Caminiti il sovraccarico di incarichi in capo alle medesime figure politiche e dirigenziali che determinano una scarsa efficacia ed efficienza nelle politiche sociali, la cui peculiarità dovrebbe essere quella di rispondere con tempestività alle esigenze delle classi sociali più svantaggiate. Nonostante tutto e le tante risorse presenti nel settore, i ritardi verso il soddisfacimento delle esigenze primarie rappresentano ormai la normalità, tant’è che anche la cooperativa più vicina a questa squadra di governo è stata costretta ad adire alle vie giudiziarie per la tutela dei propri diritti.
E qualora fosse reale e concreto il danno in capo alla Coop Rose Blu, chi sarà a dover rispondere di tutto ciò? Chi si assumerà la responsabilità di queste falle amministrative?
L’auspicio in questo caso è quello che non ci siano nuovi debiti fuori bilancio da riconoscere qualora tale contenzioso dipendesse da criticità nella gestione dei pagamenti verso le società fornitrici di servizi, in questo caso la cooperativa, perché il consiglio comunale si troverebbe in una situazione di reale disagio.
Naturalmente questo contenzioso apre uno scenario assolutamente grave, non per l’entità delle somme richieste, ma per una evidente situazione che va chiarita anche rispetto ai rapporti, in termini di servizi erogati, tra l’Amministrazione Caminiti e la Cooperativa Rose Blu che, oltre alla gestione dei suddetti servizi, è anche assegnataria di beni confiscati con relativi progetti finanziati sul territorio comunale. Pertanto l’apertura di un contenzioso determina il venir meno di quel rapporto di fiducia tra ente e cooperativa, di cui la politica locale non può non tenere conto in considerazione di un possibile pregiudizio per la bontà dei servizi richiesti dall’ente e resi dalla cooperativa.
In tal senso chiediamo chiarezza a tutte le parti coinvolte a tutela dell’immagine dell’ente e a salvaguardia del settore delle politiche sociali che, indipendentemente dai proclami del Sindaco, appare in uno stato di reale difficoltà gestionale e amministrativa. In tal senso continueremo la nostra azione di controllo in considerazione delle nostre prerogative di consiglieri di minoranza».
Non si fa attendere – ed arriva a stretto giro – la replica dell’Amministrazione Comunale di Villa San Giovanni.
«La strumentalizzazione del consigliere azzurro Domenico De Marco sulla richiesta di interessi per il ritardo nei pagamenti di alcune fatture da parte di Rose Blu deriva dalla sua totale mancanza di conoscenza degli atti di cui parla, attribuendo responsabilità a quest’amministrazione per azioni precedenti al nostro arrivo e disconoscendo la differenza tra atti politici ed atti gestionali». A scriverlo, replicando a De Marco, è il sindaco Giusy Caminiti.
«Rose Blu chiede il pagamento di interessi maturati per le fatture che coprono i servizi del centro diurno resi fino a giugno 2022 (servizi precedenti, dunque, alla nostra elezione) e per i quali vi era un impegno di spesa 2019: certamente atti amministrativi che hanno subito i rallentamenti determinati dalla dichiarazione di dissesto del novembre 2021 e da errori di iscrizione contabile relativi alle voci di entrata delle politiche sociali. Basta leggere la determina di impegno 2019 prima e quella di liquidazione poi, per scoprire cosa chiede Rose Blu e a quali periodi è imputabile il servizio reso!
Ma il consigliere De Marco non intende applicarsi e men che meno intende evitare di rendere informazioni prive di “notizia politica”!
Perché Rose Blu, in questo caso – come i cittadini o i contribuenti – ha esercitato un suo diritto e sarà un giudice a decidere se la sua pretesa è realmente fondata. La giunta, dal canto suo, si è costituita in giudizio come fa sempre su richiesta dell’avvocatura civica.
«Il resto sono voli pindarici del forzista, che essendo consigliere comunale dovrebbe attenersi ad atti e fatti e non forzare deduzioni artatamente costruite.
I servizi sociali godono di ottima salute: questa amministrazione comunale dal giugno 2022 ad oggi ha recuperato ben 14 milioni di euro non spesi dal 2014 al 2021; nessun finanziamento è stato perso o restituito; nessun finanziamento ad oggi è a rischio restituzione, perché tutti gli stanziamenti sono stati programmati dal coordinamento dei sindaci e alcune attività sono già concluse, altre sono in corso per il biennio 2024/2025.
Un risultato reso possibile dal lavoro svolto egregiamente da tutto il personale dell’Ambito 14 e dal responsabile Avv. Eros Polimeni: assistenti sociali, educatori e amministrativi monitorano quotidianamente i bisogni, partecipano ai bandi e rendicontano le spese in modo da poterne fruire per le annualità successive.
Un lavoro serio, responsabile e silenzioso, che impegna tutti senza soluzione di continuità, per dare risposte concrete alle persone con fragilità e alle loro famiglie.
«Questi sono gli indirizzi della politica; questi sono i risultati che produce una buona macchina amministrativa, che ha recuperato ritardi importanti e ha messo in atto servizi veri, come quello di cui stanno beneficiando i fruitori dell’assistenza domiciliare.
Il tutto – conclude la replica del sindaco – nel pieno rispetto dei ruoli e delle prerogative dell’ente, dei beneficiari dei servizi e delle cooperative accreditate che rendono tali servizi».