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07/08/2025 ore 14.44
Politica

Ponte sullo Stretto, Falcomatà attacca Salvini: «Ennesima passerella elettorale che offende le istituzioni e un milione di cittadini»

Il sindaco di Reggio Calabria accusa il ministro di evitare ogni confronto: «Nessuna risposta ai nostri dossier, il Ponte è solo un feticcio propagandistico»
di Redazione

«Una passerella elettorale, senza alcuna risposta, che dimostra pieno disprezzo delle popolazioni dello Stretto».

Così in una nota Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria.

«Lo scorso 29 maggio, in Prefettura, avevo consegnato un dossier dettagliato con una serie di punti al Ministro che riassumevano le richieste ed i dubbi del nostro territorio. Più di due mesi dopo nessuna risposta è pervenuta, segno chiaro ed evidente che Salvini non ha alcuna volontà di coinvolgere il territorio, i Comuni e le popolazioni che subiranno gli effetti di un’opera che ormai tutti hanno compreso essere semplicemente un feticcio elettorale.

Oggi non ho partecipato alla kermesse di Santa Trada: un evento di chiara propaganda politica, tra pochi accoliti e tifosi leghisti, una brutta messinscena, camuffata da visita istituzionale.

La verità è che Salvini continua a sottrarsi al confronto, dimostrando sprezzo delle istituzioni e l’esclusiva volontà di utilizzare il Ponte come una bandierina elettorale. Sa bene che entrando nel merito la sua propaganda crollerebbe.

Sui punti che gli abbiamo rappresentato nessuna risposta.

Da Reggio Calabria non è mai arrivato un “no” ideologico al Ponte. Ma una richiesta legittima di coinvolgimento delle popolazioni dello Stretto, non con gli slogan ma sui temi, con osservazioni concrete e con le carte in mano, per favorire una reale propensione all’ascolto e alla risoluzione di problematiche oggettive ed evidenti che abbiamo sottoposto.

Oggi invece l’ennesima passerella elettorale, stavolta ancora più sfacciata, che offende le istituzioni e l’intera comunità dell’area dello Stretto, che complessivamente supera il milione di persone. Una comunità che non si presta ai teatrini elettorali e che pretende delle risposte».