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06/08/2025 ore 18.22
Politica

Ponte sullo Stretto, il comitato degli espropriandi: «Un editto contro i cittadini, è l’inizio di un inferno»

La portavoce Rossella Bulsei: «Il Cipess ignora scienza e territori, il trionfo del cemento sulle emergenze del Sud»
di Redazione

«Potremmo definirlo un editto». È quanto afferma Rossella Bulsei, portavoce del comitato Ti tengo Stretto, il comitato che riunisce i cittadini di Villa San Giovanni e dintorni, contrari all’esproprio dei terreni che serviranno per costruire il Ponte sullo Stretto, riferendosi al via libera del Cipess.

«L’impossibile – aggiunge – reso possibile con un colpo di penna. Tanto è bastato al Cipess. Un colpo di penna che non tiene conto delle numerose diffide, dei reclami, degli studi, dei ricorsi, degli esposti, della scienza, della geologia, dell’economia, della logica. Questa firma ignora i territori e i cittadini. È il trionfo del cemento sull’ambiente. Un’opera imposta da chi decide e non ascolta, non dialoga, ma forza procedure, senza distinguere tra futuro e devastazione, sottrae risorse alle vere emergenze del sud».

«Sembra impensabile – prosegue la portavoce del comitato anti-espropri – che si sia andati avanti a colpi di decreti per aggirare gli ostacoli. I paladini del progresso non hanno mai inteso spendere cinque minuti del loro remuneratissimo tempo per un confronto con gli espropriandi calabresi e siciliani. Riteniamo che sia grave. Si chiede a migliaia di persone un sacrificio inutile, insanabile. Solo dopo il passaggio in Corte dei conti si potrà parlare davvero di avvio dei lavori, anche se la propaganda farà un rumore assordante».

«È una vergogna – conclude – oltre che politica, morale e storica. Chi approva questo scempio si assume, a tutti i livelli. Per i destinatari di esproprio questa giornata rappresenta l’inizio di un inferno di cui nessuno tra quelli che oggi applaudono, potrà andare orgoglioso».