Ponte sullo stretto, Pd ai ferri corti col sindaco Caminiti: «Lasci libertà di scelta ai suoi assessori»
Il ponte che unisce? Oggi più che mai il ponte divide. E a spaccarsi sempre di più sono le posizioni a Villa San Giovanni. La venuta di Ciucci prima e di Salvini poi non ha per niente rasserenato gli animi. E, soprattutto, i tanti interessati agli espropri, hanno aperto un confronto civico. Si sono riuniti e hanno aperto le porte a tutti i contrari all’opera Ponte sullo Stretto. Rossella da cittadina interessata dagli espropri ha dato il via a una sorta di opposizione senza mezzi termini. All’incontro hanno partecipato in tanti. Ex sindaci no pone e si ponte. Da Cassone a Melito fino a Messina. Associazioni e partiti. Insomma, la realizzazione dell’opera faraonica non lascia indifferente nessuno.
La mozione
E anche se nato come momento apartitico e apolitico, alla fine la commistione era inevitabile. E il Pd ha deciso di prendere parte e ha messo spalle al muro l’amministrazione Caminiti. «Il Partito Democratico – ha detto il segretario cittadino Enzo Musolino – ha fatto una proposta semplice. L’ha fatta domenica scorsa. Ha chiesto ai consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza di presentare una mozione che impegni sindaco e giunta a sospendere qualsiasi atto preliminare o propedeutico alla caratterizzazione del Ponte. La sindaca Caminiti in quella sede già ci ha detto che non è necessario che si presenti questa mozione perché risponderanno in maniera negativa in sede di conferenza dei servizi.
Abbiamo appurato, però che la sindaca in qualche maniera si è pentita di questa fuga in avanti. Peraltro una fuga dovuta a un progetto che non c’è e che manca di tutte le prescrizioni inevase. Siamo tutti giunti alla stessa considerazione della Caminiti ma evidentemente per un’interpretazione negativa e sbagliata dell’istituzionalità ha fatto un passo indietro. Si confonde l’essere istituzione con l’essere neutri e terzi. E, quindi, il giorno dopo la sindaca ha effettivamente cambiato tono e non si è detta più sicura di intervenire in senso negativo nella conferenza di servizi. In qualche maniera ha sbugiardato sé stessa. Ma noi non vogliamo impiccare la sindaca ad una parola».
La rete no ponte divisa
Il Pd torna all’attacco e ribadisce l’invito ai consiglieri comunali. «Avete una responsabilità storica. Presentate, almeno un coraggioso, una mozione. Chiedete a sindaco e Giunta di sospendere ogni atto. Di stare fermi, di applicare il principio di precauzione in attesa che anche in conferenza di servizi salterà fuori la verità che già tutti conosciamo. Il re è nudo, il progetto non esiste. Ciucci rimanda qualsiasi intervento realmente esecutivo alla cantierizzazione dell’opera in corso d’opera. Quindi noi stiamo per realizzare l’opera ingegneristica più importante del mondo senza avere un progetto».
E l’invito è esteso alla Caminiti alla quale il Pd rinnova la proposta. «Si fidi dei suoi consiglieri. Li lasci liberi alla produzione di questa mozione. Il consiglio comune di Villa finalmente si esprima così fermiamo questa tragedia». Intanto continua a far discutere la spaccatura della Rete No ponte calabrese che se nel 2011 si presentava compatta, adesso si divide inevitabilmente. E ad emergere sono questioni di opportunità. «Abbiamo detto uniamoci. Siamo con voi ma noi in intruppati sotto un’unica bandiera. Ma ciascuno orgogliosi delle proprie bandiere, noi mettiamo come PD ma gli altri movimenti comitati ciascuno porta una aggiunta di senso verso la direzione unica.
Il minimo comune denominatore è quello che il progetto non esiste. Il ponte è una bufala. Invitiamo i no ponte Calabria, invitiamo Nuvola Rossa, invitiamo tutti gli storici esponenti del no ponte villese a fare propria la richiesta del PD. A sollecitare i propri consiglieri comunali di riferimento, che sono pure i nostri perché anche noi abbiamo votato la lista di Giusy Caminiti che non prevedeva il ponte e che ha nella sua squadra tanti no ponte. Portate la mozione in consiglio comunale per boicottare legalmente con l’espressione democratica quest’opera fallimentare».
La nascita del comitato
E se la sfera politica ha rilanciato una chiusura netta, anche la rete di cittadini che si è confrontata ha deciso di non rimanere con le mani in mano. Rossella, infatti, ha annunciato che sarà costituito un comitato “Ti Tengo Stretto”. Uomini e donne, cittadini villesi che hanno intenzione di lottare affinchè neanche una pietra venga posata.
Un’occasione di incontrarsi in maniera non ideologica e apartitica per discutere, ha ribafito Rossella «insieme con contributi nuovi al dibattito del ponte. Vogliamo tutelare la qualità della vita che ci sarà vita a Villa San Giovanni se quest’opera dovesse essere caratterizzata alla velocità della luce così come ci si sta proponendo con un coro programma staffetta.
Indicheremo quali possono essere le azioni che l’ordinamento giuridico ci permette. Ho già dichiarato che produrrò una lettera aperta al presidente della Repubblica perché in questo momento viviamo una democrazia sospesa che in nome del supremo interesse nazionale calpesta il diritti costituzionali dei singoli».