Ponte sullo Stretto, Ripepi attacca Falcomatà e Caminiti «Vergognosa loro opposizione a Bruxelles»
Il Segretario Regionale di Alternativa Popolare attacca duramente i sindaci di Reggio Calabria e Villa San Giovanni per la loro richiesta di bloccare il progetto in sede europea: «Un affronto alla nostra terra e una mancanza di rispetto per le opportunità che il Ponte porta con sé».
«È con grande indignazione che esprimo il mio profondo disappunto per la scelta del Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e del Sindaco di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, di recarsi a Bruxelles per chiedere l’interruzione del progetto del Ponte sullo Stretto. Questo atto è un affronto alla nostra comunità e una mancanza di rispetto verso le enormi potenzialità che questa grande opera porta con sé.» – ha dichiarato il Consigliere Comunale di Reggio Calabria e Segretario Regionale di Alternativa Popolare, Massimo Ripepi.
«Il Ponte sullo Stretto non è solo un’opera di ingegneria unica nella storia dell’umanità: è la promessa di riscatto per la nostra terra. Per la prima volta, il Governo sta investendo miliardi di euro per modernizzare le infrastrutture primarie di Calabria e Sicilia, creando nuove autostrade, ferrovie e reti di alta velocità. Questa opera straordinaria collegherà il Sud al resto d’Europa, aprendo scenari di sviluppo economico senza precedenti».
Ripepi ha poi sottolineato come gli investimenti destinati alla realizzazione del Ponte rappresentino un’opportunità irripetibile:
«Mai come oggi Calabria e Sicilia hanno avuto accesso a una quantità così ingente di risorse per migliorare la qualità della vita e le opportunità per le future generazioni. È inaccettabile che i rappresentanti politici locali, che dovrebbero difendere gli interessi dei cittadini, scelgano invece di opporsi a un’opera che potrebbe cambiare per sempre il destino della nostra terra».
Attacco diretto a Falcomatà: «Una posizione irresponsabile»
«La posizione di Falcomatà è vergognosa e irresponsabile. Come Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, ha il dovere di sostenere ogni progetto che possa portare sviluppo e benessere. Invece, la sua opposizione a un’infrastruttura storica per il nostro territorio è un insulto ai cittadini, che finalmente vedono una luce in fondo al tunnel del sottosviluppo.»
Secondo Ripepi, Falcomatà ha persino rinunciato a chiedere opere di compensazione per la città, autoescludendosi dal dibattito politico per interessi di carriera personale:
«Non solo il Sindaco non ha mai chiesto opere di compensazione per il nostro territorio, ma si autoesclude dal dialogo con il Governo, perdendo così risorse e opportunità solo per scelte di partito e strategie personali.»
«Il fallimento del PD è sotto gli occhi di tutti»
«Quello che stiamo vivendo oggi è un episodio di gravità inaudita. La scelta di Falcomatà e Caminiti di andare a Bruxelles per chiedere di bloccare il Ponte sullo Stretto è la dimostrazione lampante di quanto il Partito Democratico abbia fallito dopo oltre dieci anni di governo della Città Metropolitana. Il loro operato ha portato solo povertà, disoccupazione e degrado. È ora di mettere da parte i giochi politici e pensare al bene della nostra comunità.»
Il Segretario Regionale di Alternativa Popolare ha ribadito con forza la posizione del suo partito:
«Alternativa Popolare è fermamente convinta che il Ponte sullo Stretto sia l’opera del secolo. Un progetto destinato a unire le due sponde dello Stretto e a portare progresso, sviluppo e speranza per tutti. Non permetteremo che interessi di parte ed egoismi politici fermino questa straordinaria opportunità».
«Esorto tutti i cittadini di Reggio Calabria e della Città Metropolitana a unirsi per sostenere il Ponte sullo Stretto, affinché questa meravigliosa opera non venga mai fermata» – ha concluso Massimo Ripepi.