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30/10/2025 ore 16.38
Politica

Ponte sullo Stretto, Ripepi: «Dal Governo una scelta coraggiosa»

Il consigliere comunale di minoranza: «I comunisti beceri e gli uomini delle caverne non vinceranno»

di Redazione

«Il Governo dimostra coraggio e visione scegliendo di andare avanti con la realizzazione del Ponte sullo Stretto, nonostante il parere negativo espresso dalla Corte dei Conti sulla delibera CIPESS n. 41/2025. Una decisione che conferma la volontà politica di portare a compimento un’opera strategica per tutto il Paese e fondamentale per la rinascita del Sud». Esordisce così il Segretario Regionale di Alternativa Popolare Calabria, Massimo Ripepi.

«Dopo decenni di rinvii, esitazioni e resistenze ideologiche, lo Stato sceglie finalmente di guardare al futuro e di dare al Mezzogiorno l’opportunità che attende da troppo tempo. È un segnale forte che riaccende la speranza di una Calabria capace di ripartire attraverso sviluppo, lavoro e infrastrutture moderne».

«Il Ponte sullo Stretto, non è solo un’infrastruttura: è l’ultima speranza per la rinascita economica della nostra terra – prosegue Ripepi – “Da troppi anni la Calabria e la Sicilia vivono un isolamento che le ha brutalmente impoverite. Quest’opera rappresenta una svolta storica: lavoro, sviluppo, infrastrutture, dignità. È giunto il tempo di costruire, non di distruggere».

Ripepi sottolinea inoltre come la decisione del Governo segni un cambio di passo atteso da anni: «Apprezzo profondamente la scelta del Governo di andare avanti. È una prova di forza, di responsabilità e di amore per il Sud e per l’Italia. Superare i rilievi della Corte con una nuova delibera, o con un atto che riconosca il Ponte come opera di preminente interesse pubblico, significa affermare con chiarezza che il tempo delle chiacchiere è finito. È questa la differenza tra chi vuole costruire e chi, da sempre, cerca solo pretesti per fermare il progresso».

Il consigliere reggino evidenzia altresì i benefici economici e occupazionali che l’opera genererà: «Il Ponte porterà migliaia di posti di lavoro, attirerà investimenti e costringerà finalmente lo Stato a realizzare le infrastrutture di base, strade, autostrade, ferrovie, che la nostra regione aspetta da mezzo secolo. Sarà la leva per trasformare il Mezzogiorno da area dimenticata a motore di sviluppo dell’Italia».

«I comunisti beceri e gli uomini delle caverne, quelli che vivono di pregiudizi e che da sempre vogliono fermare il progresso, non vinceranno. Il Ponte si farà perché è giusto che si faccia. È un atto di giustizia verso un popolo che ha dato tanto e ricevuto troppo poco. Non possiamo permettere che l’ideologia continui a soffocare la speranza». Così, con fermezza, il Segretario regionale di AP respinge ogni opposizione ideologica che sta tentando di bloccare il progetto.

Massimo Ripepi, infine, lancia un appello alle istituzioni e ai cittadini: «Chiedo a tutte le forze politiche responsabili, alle istituzioni locali e ai cittadini di Reggio Calabria e della Sicilia di unirsi in un fronte comune. Basta con i veti e con la paura del nuovo: servono coraggio, visione e amore per la nostra terra. Il Ponte sullo Stretto è la grande opera del secolo, un simbolo di modernità e di riscatto nazionale. E io dico con forza: costruiamolo adesso, per noi e per i nostri figli»