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26/01/2025 ore 20.15
Politica

Ponte sullo Stretto, si o no? Parlano i contrari all'opera - VIDEO

Le ragioni ai nostri microfoni di chi si oppone al Ponte sullo Stretto: timori per l’ambiente, ansie legate agli espropri e dubbi sull’impatto reale dell’opera
di Silvio Cacciatore

di Silvio Cacciatore e Aldea Bellantonio – Il Ponte sullo Stretto di Messina, un progetto che da decenni divide l’Italia, è tornato al centro del dibattito durante l’ultima puntata di “Dentro La Notizia”. Ai nostri microfoni, voci favorevoli e contrarie hanno espresso opinioni fortemente divergenti, riflettendo le complessità e le tensioni che questa grande opera continua a suscitare. Da un lato, c’è chi vede nel Ponte un simbolo di sviluppo e modernità; dall’altro, chi lo considera un rischio per l’ambiente, un’opera inutile e un potenziale spreco di risorse.

Le opinioni dei contrari

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina continua a dividere l’opinione pubblica. Tra chi si oppone, le principali preoccupazioni riguardano l’impatto ambientale, gli espropri e la sostenibilità economica dell’opera.

Gli abitanti della frazione di Cannitello, a Villa San Giovanni, temono di perdere le loro case per far posto ai cantieri. «Viviamo in un limbo, senza sapere quale sarà il nostro futuro», racconta un residente. L’incertezza è alimentata dalla mancanza di chiarezza sulle compensazioni economiche e sull’effettiva realizzazione dell’opera, percepita da molti come una cattedrale nel deserto.

L’avvocato Aurora Notarianni, durante la puntata di “Dentro La Notizia”, ha sottolineato come il progetto violi direttive ambientali europee, mettendo a rischio aree protette come la ZPS Costa Viola. «Esistono alternative sostenibili, come il potenziamento del trasporto marittimo veloce», ha dichiarato.

Per gli oppositori, il Ponte non risponde alle vere priorità del territorio, come la messa in sicurezza dal dissesto idrogeologico e lo sviluppo di infrastrutture locali, soluzioni più utili e meno impattanti per il Sud Italia.