Quartuccio rompe con Falcomatà: rimesse le deleghe in consiglio metropolitano
L'ex delegato a cultura e spettacolo della metrocity lascia gli incarichi aggiungendo un tassello alla crisi politica innescata dopo le scorse regionali
La crisi politica del centrosinistra reggino si fa sempre più acuita. Questa mattina, durante il Consiglio Metropolitano che ha approvato il bilancio dell’ente, il consigliere metropolitano Filippo Quartuccio ha rimesso nelle mani del sindaco Falcomatà le deleghe alla Cultura, Beni Culturali e Spettacolo, Pari Opportunità, Politiche internazionali, Comunitarie e del Mediterraneo. Uno smottamento politico che rischia di diventare un vero e proprio terremoto, innescando un effetto domino, minando i precari equilibri che stanno accompagnando la fine dell’era Falcomatà.
Quartuccio lascia in pieno contrasto politico con il sindaco Falcomatà, con il quale, evidentemente, si è ormai definitivamente rotto il collante politico e personale che ha sempre legato i due esponenti, da Palazzo San Giorgio sino a Palazzo Alvaro. Il consigliere metropolitano spiegherà sabato, durante una conferenza stampa, le motivazioni che lo hanno spinto a tale scelta proprio nel giorno che precede la presentazione della programmazione del natale reggino. Resta il dubbio, quindi, se all’interno dello stesso cartellone, vi sarà il sempre forte contributo degli eventi di Città Metro che, in questi anni, sotto la “direzione” del delegato Quartuccio, ha animato con migliaia di eventi le programmazioni estive e natalizie di tutti i 97 comuni della ex provincia reggina in maniera capillare.
Il rapporto tra Falcomatà e Quartuccio pare si sia incrinato a causa delle ultime elezioni regionali, dove il consigliere metropolitano ha pubblicamente sostenuto la candidatura del consigliere regionale uscente Giovanni Muraca. Una scelta che, secondo voci di palazzo, pare sia costata cara a Quartuccio che – secondo quanto raccontato dallo stesso – si sarebbe visto impedire di salire sul palco del Festival Cosmos al Teatro Cilea lo scorso ottobre come rappresentante istituzionale, giustificando la decisione con un passaggio criptico, ma neanche tanto, via sms: “dopo quanto fatto in questi giorni”, portando poi lo stesso alla creazione del gruppo consiliare autonomo “Rinascita Comune” a Palazzo San Giorgio.