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27/01/2025 ore 21.40
Politica

Reggio, Andriani (PRI): «Prima del candidato Sindaco, serve un’identità chiara per il futuro della città»

«Reggio Calabria, in questo momento, si trova su un trampolino di lancio e la futura guida dovrebbe essere ricercata tra le risorse maggiormente esperte e competenti della città»
di Redazione

Come riportato in una nota stampa da Gabriella Andriani, segretaria provinciale del Partito Repubblicano Italiano (PRI): «Le strategie politiche per il rinnovo del Consiglio Comunale di Reggio Calabria, la cui scadenza sarà nella primavera del 2026, riaccendono il fermento politico sia all’interno degli schieramenti istituzionali di destra e sinistra, sia all’interno delle varie associazioni civico-culturali impegnate in città.

Stante la nostra formazione politica, riteniamo che la presenza e l’attività dei partiti sia necessaria per il confronto interno e con i cittadini, per stimolare le istituzioni al soddisfacimento delle esigenze del territorio e della comunità. I tanto criticati partiti, la cui legittimità risiede nell’art. 49 della Costituzione che recita: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”, hanno il compito di elaborare programmi e formare una classe dirigente idonea a ricevere mandato dai cittadini, attraverso le elezioni, per gestire la “cosa pubblica”.

È vero che la politica, essendo un’attività umana, possiede anche i suoi aspetti deteriori, ma è la disciplina che regola la forma associativa, programmatica e di indirizzo, quale strumento fondamentale per il funzionamento della democrazia. Importante anche il proliferare delle associazioni civiche, le quali però, oltre ad alimentare la partecipazione dei cittadini dal punto di vista culturale, devono essere in grado di partecipare attivamente alle tornate elettorali con propri candidati, quali espressione della volontà popolare nel vigente sistema politico rappresentativo.

Ciò detto, le opinioni e le discussioni politiche, da qualsiasi parte arrivino, si auspica che siano costruttive per la scelta di programmi e uomini al servizio della città, per il suo rilancio e la sua collocazione nel panorama del progresso, della modernità e soprattutto del benessere economico collettivo.

Ci si chiede CHI sarà il post-Falcomatà rispetto a COME dovrà essere.

Noi Repubblicani tendiamo maggiormente, in questa fase, a scrivere un programma e delineare un identikit di colui che dovrà ricoprire il ruolo di primo cittadino. E questo, a nostro avviso, dovrà essere il metodo da adottare all’interno delle coalizioni politiche e/o dei tavoli di discussione (partiti e associazioni), affinché alla futura tornata elettorale si faccia sintesi, con la presentazione di un massimo di tre candidati Sindaco. Si eviterebbe così l’atavica ed improduttiva dispersione di voti, che genera disaffezione alla politica e dannoso astensionismo da parte degli elettori.

Reggio Calabria, in questo momento, si trova su un trampolino di lancio e la futura guida dovrebbe essere ricercata tra le risorse maggiormente esperte e competenti della città, che possa amministrare nel mero interesse collettivo, scevra da protagonismo ed autoreferenzialità, che mal si conciliano con una leadership democratica.

Che sia politico o civico, dunque, il futuro “inquilino” di Palazzo San Giorgio dovrà rappresentare un reale cambiamento nel merito e nel metodo e dovrà esprimere veramente il Futuro!»