Reggio Cesa e De Poli spingono l’Udc e Occhipinti: «Da Occhiuto scelta eroica, noi puntiamo a due consiglieri»
«Una scelta eroica». Così Lorenzo Cesa, presidente nazionale Udc, definisce la scelta di Roberto Occhiuto di dimettersi e di trascinare la Calabria alle nuove elezioni di ottobre. Una scelta giusta, per il leader dello scudocrociato, anche rispetto al fatto che poi verrà chiarito dalla magistratura: «Non può essere la magistratura a decidere la sorte di regioni importanti come la Calabria. Si era creato un clima inaccettabile, il Presidente della Regione non avrebbe più potuto governare la Regione perché già a livello di burocrazia non gli rispondeva più nessuno. Ha fatto una scelta giusta nell’interesse dei calabresi».
Cesa l’ha detto nella segreteria politica di Riccardo Occhipinti nella sua tappa reggina del tour elettorale per le regionali, elencando anche i motivi per cui non può mancare l’Udc nella coalizione di centrodestra in Calabria. «Gli obiettivi sono riportare dentro il Consiglio regionale la difesa dei valori che sono dietro lo scudo crociato, quindi la difesa della vita, della famiglia, ma anche la concretezza che serve soprattutto in questa Regione, e quindi occuparsi dello sviluppo ma anche del tema di chi soffre in questa regione. Ci sono fasce di gente non ce la fanno ad arrivare a fine mese, ci vuole un partito che si faccia carico delle questioni, e noi che ci ispiriamo alla dottrina sociale della Chiesa abbiamo questo compito e abbiamo persone con noi, che vengono dalla nostra storia, dalla storia democristiana e che hanno a cuore la difesa di questi valori».
Valori moderati che, col proliferare di sigle e siglette, dimostrano che c’è ancora tanta voglia di centro. «Tra Calabria, Sicilia, Campania e altre regioni se mettessimo insieme le forze di centro, quello sarebbe il partito di maggioranza relativa nel nostro paese. Dobbiamo avere la forza di farlo, ma un partito deve avere radici profonde, deve avere riferimenti solidi, e noi rappresentiamo questo perché non ci richiamiamo a quello che rappresentava la Democrazia Cristiana, ai valori che difendeva la Dc. Se ci sono radici i partiti tengono, se ci sono dei partiti inventati sul personaggio durano il tempo che durano e poi spariscono nel nulla. Noi siamo un’altra cosa, siamo ancora una volta presenti in questa regione con la nostra lista proprio perché difendiamo dei valori importanti che stanno nel cuore degli italiani e dei calabresi».
Dello stesso avviso anche Antonio De Poli, segretario nazionale Udc, che con molta fiducia si è detto convinto del fatto che l’Udc sarà fondamentale per la vittoria del centrodestra e di Roberto Occhiuto. «Faremo minimo due consiglieri regionali – ha poi aggiunto – e Occhipinti è un candidato di punta».
Dal canto suo il segretario provinciale e candidato al Consiglio Regionale Occhipinti si è concentrato sui problemi di viabilità della nostra città e della sua provincia, lamentando che è in un «abbandono pazzesco».
«Noi come Udc abbiamo fatto tanti interventi, stiamo lavorando, come per la Bovalino-Bagnara, per la quale con l’onorevole Cesa abbiamo fatto un’interrogazione parlamentare per cercare di farla reinserire nelle opere collaterali del Ponte sullo Stretto: ma anche sulla Gioia Tauro-Delianuova che è abbandonata da oltre 20 anni, la Pedemontana, la SP2 di Platì che è completamente all’abbandono. L’Udc si batterà affinché tutti questi problemi vengano risolti. Quindi io mi auguro che la gente premi il programma adottato anche dall’Udc e la nuova lista di nuovi professionisti che si presentano per queste elezioni regionali».