Reggio, la partita del Pd è tra Bonaccini e Schlein: i risultati della Città metropolitana
La proposta di Stefano Bonaccini vince ovunque in Calabria con percentuali anche importanti a Vibo e Catanzaro, e con un dato meno eclatante nel resto delle province calabresi dove si sono fatte valere le due donne in competizione.
Il risultato sul territorio metropolitano rispecchia comunque le aspettative pre voto, con Bonaccini in testa ed Elly Schlein che lo segue a ruota, non troppo distante, e poi Gianni Cuperlo e Paola De Micheli a chiudere la mini classifica in vista delle primarie del prossimo 26 febbraio.
Nel dettaglio, in provincia di Reggio hanno votato 1670 iscritti ai circoli presenti sul territorio. I dati numerici, ancora in aggiornamento, registrano Bonaccini al 52,99% con 885 voti; Schlein al 36,77% con 614 voti; Cuperlo al 6,89% con 115 voti; chiude De Micheli con il 3,35% e 56 voti.
Secondo i dati fin qui raccolti Bonaccini si è imposto a Reggio città con 440 voti, contrastato solo da Schlein con 99 preferenze. Mentre Cuperlo ha racimolato 26 voti e De Micheli, che pure era venuta in città a presentare la sua proposta, soltanto 4.
Oltre il capoluogo, la città con più votanti sarebbe Polistena (121), mentre il seggio meno frequentato dovrebbe essere quello di Delianuova (6). Da segnalare infine che alcuni hanno lamentato la chiusura dei seggi ad Ardore e Rizziconi. Voce smentita in serata per bocca del segretario della Federazione provinciale Antonio Morabito, e del Presidente della Commissione per il Congresso Peppe Panetta, che ha confermato l’approvazione del verbale delle operazioni elettorali, «senza alcun rilievo».
E se Schlein ha ottenuto la maggioranza dei voti nella metà dei seggi aperti tra cui – sottolinea il comitato metropolitano – Locri, Melito Porto Salvo, Polistena (dove ha fatto segnare il massimo dei voti ottenuti: 82), Bova, Villa San Giovanni, Bagnara Calabra, Taurianova, Cinquefrondi, Siderno, da segnalare c’è un Gianni Cuperlo in gran spolvero a Motta San Giovanni dove ottiene il risultato numericamente più rilevante con i 47 voti da contrapporre ai 57 di Bonaccini. Voto rosa invece a Caulonia, dove è la De Micheli ad affermarsi con 37 voti seguita dai soli 2 voti di Schlein, e Bonaccini con una sola preferenza. Il vincitore di questa prima tornata esce con le mani vuote invece, nei soli seggi allestiti a Delianuova e Scilla.
Le reazioni
Non sono mancate le reazioni a caldo rispetto a questo primo round di votazione interna al Partito democratico. Sono già tutti al lavoro in vista del 26 febbraio quando la votazione per il nuovo segretario nazionale del Partito democratico, limitatamente ai nomi di Bonaccini e Schlein (che potranno mettere in campo anche eventuali alleanze con gli esclusi) avverrà nei gazebo e sarà aperta a tutti i cittadini: naturalmente per gli iscritti al Pd il voto sarà gratuito, chi non è iscritto invece dovrà versare 2 euro per partecipare. Per quanto riguarda il territorio metropolitano, sarà la Commissione provinciale a decidere, come e dove, la diffusione dei gazebo, anche se è molto probabile che si voterà nelle sedi in cui si è svolta questa prima tornata.
Di «risultato molto importante e soddisfacente» ha parlato il Comitato regionale per Bonaccini segretario. Risultato che dimostra «la bontà del progetto messo in campo per il rinnovamento e il rilancio dell’azione politica del Pd. Un progetto in grado di convincere la grande maggioranza degli iscritti calabresi».
E si è trattata di una grande «affermazione di democrazia» per Giuseppe Falcomatà, sindaco sospeso di Reggio: «L’alta percentuale di affluenza degli iscritti dimostra la voglia di partecipazione che sta caratterizzando questa nuova fase politica aperta dopo i congressi regionali e provinciali. La comunità del Pd di Reggio Calabria ha premiato la proposta di Stefano Bonaccini con la sua “Energia Popolare”».
Ma il bicchiere mezzo pieno lo vede anche il Coordinamento regionale “Parte da noi” per Elly Schlein che esulta per il risultato raccolto in questa prima fase ed in particolare per i 614 voti registrati nella Città Metropolitana, i 585 della provincia di Cosenza (17%), i 208 della provincia di Crotone (30%), i 163 della provincia di Catanzaro (14%) e i 24 della provincia di Vibo Valentia (4,5%).
«Siamo certi – scrivono in una nota – che anche in Calabria i temi fondamentali della nostra mozione come la lotta alle diseguaglianze sociali, la lotta per il lavoro gusto e dignitoso, l’affermazione della sfida ambientale e generazionale, l’affermazione e l’ampliamento dei diritti sociali, politici, civili ed economici troveranno ampio consenso».