Reggio, Ripepi attacca Falcomatà: «Si inventa un primato nel VIG e vola a Bruxelles a spese dei cittadini»
Il presidente della Commissione Controllo e Garanzia accusa l’amministrazione comunale: «Dopo dodici anni di disastri, serve solo propaganda. Voglio chiarezza sui costi e sui risultati del viaggio»
«Dopo dodici anni di gestione fallimentare, l’amministrazione Falcomatà tenta di confezionare un ultimo titolo da spendere in campagna elettorale: un presunto primato nella Valutazione di Impatto Generazionale (VIG). Un titolo pomposo ma privo di significato concreto, utile solo a distrarre i cittadini dal disastro che vivono ogni giorno».
Così il consigliere comunale Massimo Ripepi, presidente della Commissione Controllo e Garanzia, che torna a puntare il dito contro Palazzo San Giorgio e contro il recente viaggio istituzionale a Bruxelles guidato dal sindaco Giuseppe Falcomatà e dall’assessore Carmelo Romeo.
Secondo Ripepi, l’iniziativa europea sarebbe «un’operazione di facciata», soprattutto alla luce delle ultime classifiche nazionali.
«Mentre Reggio Calabria è ultima nella classifica della qualità della vita 2024 de Il Sole 24 Ore (107ª su 107 province), penultima in Ecosistema Urbano 2025 e con un sindaco precipitato all’89° posto su 97 nella Governance Poll 2025, Falcomatà pensa bene di organizzare un viaggio a spese dei cittadini. Un’iniziativa che avrebbe avuto senso all’inizio del mandato, non certo oggi, alla fine dell’amministrazione più inconcludente della storia recente», incalza il consigliere.
Ripepi definisce il riconoscimento nella Valutazione di Impatto Generazionale «un’autocelebrazione senza contenuto». «La VIG è uno strumento teorico introdotto nel 2022 e ancora in fase sperimentale. Dovrebbe misurare gli effetti delle politiche pubbliche sulle giovani generazioni. Ma a Reggio – sottolinea – non si è vista alcuna politica giovanile concreta, né un progetto strutturale. E allora viene da ridere: dopo dodici anni di disastri, siamo finalmente primi nel VIG!».
Un primato, sostiene, costruito «solo per fabbricare un po’ di propaganda e giustificare un viaggio istituzionale dall’utilità tutta da dimostrare».
«Forse l’unico criterio generazionale applicato da questa amministrazione – ironizza Ripepi – è stato quello delle serate estive sul lungomare e dei festival musicali. Giovani DJ al posto di politiche giovanili: un modo curioso di interpretare l’impatto generazionale, più utile a costruire consenso che a migliorare la città».
Il presidente della Commissione annuncia l’intenzione di chiedere chiarezza: «Convocerò una seduta dedicata per rendere pubblica tutta la documentazione sul viaggio a Bruxelles: costi, delegazione, motivazioni, risultati concreti e benefici reali per Reggio Calabria. I cittadini hanno il diritto di sapere quanto è costato questo “primato” e cosa ne ha guadagnato la città».
Ripepi chiude con un appello alla responsabilità: «In un momento in cui Reggio è fanalino di coda in ogni classifica, non servono nuove sigle o slogan, ma verità e serietà. Basta fumo negli occhi: Reggio merita una guida capace di affrontare i problemi reali, non di nasconderli dietro parole altisonanti e viaggi di rappresentanza».