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13/09/2025 ore 23.30
Politica

Regionali, Noi moderati si carica e pizzica il governo regionale: «Parliamo delle cose che non vanno»

Il Commissario provinciale Nino Foti infastidito da alcune “manovre elettorali” di Forza Italia non fa sconti: «Serve competenza ed esperienza». E sull’aeroporto…
di Claudio Labate

Noi moderati vuole porsi come anima critica del centrodestra. Lo ha sempre fatto, senza timori riverenziali nei confronti degli alleati, siano essi al governo nazionale o regionale. Come nell’ultima polemica nata con Forza Italia a proposito del passaggio di tre esponenti con posizioni anche dirigenziali, tra gli azzurri. Si tratta di Saverio Anghelone, la sorella Serena e Cetty Scarcella, rispettivamente dirigenti provinciale e regionale. Non un passaggio qualunque, un cambio di posizionamento, per Nino Foti. D’altra parte il Commissario provinciale ha parlato di «slealtà» politica: «Purtroppo – ha detto oggi nel corso della conferenza stampa di presentazione dei candidati alla Circoscrizione Sud – ci siamo trovati di fronte a veri e propri saccheggiamenti, con un inaccettabile mercato di compravendite, probabilmente mirato a indebolire il nostro peso specifico. Comportamenti sleali ai quali abbiamo risposto con il lavoro e con l’impegno».

Il riferimento è proprio alla candidatura di Anghelone e Scarcella che hanno procurato dei seri grattacapi nella composizione delle proprie liste. La miccia è stata innescata da un articolo apparso sul Foglio che ha messo in evidenza l’episodio. La reazione di Noi Moderati non si è fatta attendere, ma già oggi sul punto il clima è sembrato essere diverso. Evidentemente le diplomazie, forse anche a livello nazionale, si sono messe al lavoro.

Foti però non ha rinunciato ad alcune stilettate che chiariscono come il partito di Maurizio Lupi voglia essere l’anima critica della coalizione di centrodestra con un Foti che ha deciso di parlare delle «cose che non vanno». Dopo aver fatto notare – stimolato anche da un’analisi apparsa su un quotidiano locale – che il Consiglio regionale si è riunito, «se fosse vero lo studio, poco più di una volta al mese», a fronte di Regioni che di sedute ne fanno 50 all’anno, il Commissario provinciale ha affermato: «Il Presidente Occhiuto ha fatto molto bene in questi anni, è riuscita a rompere alcuni nodi che erano un ostacolo anche alla crescita, ma nonostante questo siamo in questa situazione, per cui siamo indietro nei punti chiave che riguardano la crescita e la possibilità di migliorare la vita dei nostri cittadini, ma se non ce lo diciamo non facciamo un favore a nessuno perché la critica riguarda 360 gradi tutto quello che è accaduto negli ultimi 30 anni».

Non solo Foti ha puntato l’indice sul Documento del governo che vorrebbe accompagnare al declino una lista di paesi (solo nel reggino sono 18) soggetti a spopolamento, in qualche modo plaudendo all’ultima iniziativa di Occhiuto che ha parlato di 100mila euro per chi torna ad abitare nelle aree interne. Il tutto per evidenziare la contraddizione in seno al centrodestra che a livello nazionale va in una direzione mentre a livello regionale fa il contrario.

Il nodo dei trasporti poi, è un pallino di Foti che rende merito all’incremento dei passeggeri ma condanna la politica degli incentivi alle compagnie e chiede che si intervenga su Ita: «Io per primo sono contento che all’aeroporto di Reggio finalmente ci sia stato un via vai con Ryanair, ci sono tutte queste destinazioni, alcune in verità non molto produttive, ma il movimento fa comunque ricchezza, quindi benissimo, noi plaudiamo questa iniziativa, però voi sapete che quando si finanzia l’aeroporto c’è un inizio e c’è una fine, non vorrei che finiscono i finanziamenti e Ryanair ci lascia e non abbiamo nemmeno Ita, quindi anche Ryanair se vuole essere competitiva si deve occupare anche le linee nazionali, capisco che ci sono gli aspetti ENAC, slot, ma tutto si risolve così come si è risolto, senza alcuna modifica, il fatto che Ryanair potesse o no atterrare a Reggio Calabria».

Una lettura in controtendenza rispetto a chi erge l’aeroporto e il suo boom come il più grande dei successi regionali per la città metropolitana. E una posizione che se non mette di traverso Noi Moderati poco ci manca.

Sulla vicenda da Forza Italia non è arrivata alcuna replica, segno che non si vogliono esasperare i toni, ma Foti dimostra di non volersi fare trovare impreparato, lanciando la sfida – «siamo qui e siamo certi che la lista avrà successo e che noi riusciremo lo stesso a raggiungere l’obiettivo che è quello di avere un nostro rappresentante in Regione e in questa provincia, nonostante tutte le barriere» – e avvertendo: «chi va alla Regione deve avere competenze di tipo amministrativo, deve avere esperienze».