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19/07/2025 ore 18.30
Politica

Rosarno, l’opposizione attacca: «Sindaco scorretto, esclusi dall’incontro sul decreto Caivano bis»

Un comportamento che i firmatari collegano alla volontà di impedire il coinvolgimento di una minoranza scomoda, capace forse di ostacolare dinamiche clientelari
di Redazione

«Apprendiamo dalla stampa dell’incontro tenutosi nei giorni scorsi presso il Municipio di Rosarno tra il sub commissario delegato all’attuazione del decreto Caivano bis per i comuni di Rosarno e San Ferdinando, dott. Marcello Scurria, e gli amministratori comunali di Rosarno». È quanto denunciano in una nota Cosma Ferrarini e l’avv. Michele Filippo Italiano, esponenti della minoranza consiliare.

All’incontro, spiegano, erano presenti – oltre al sub commissario – il sindaco Giuseppe Cutrì, il vicesindaco De Maria, l’assessore Lavorato e i due responsabili delle aree tecniche comunali.

«Denunciamo ancora una volta la scorrettezza del Sindaco, che non ha ritenuto di invitare i rappresentanti della minoranza. È ormai un rituale – si legge nella nota – al quale il Sindaco ci ha abituati: ad ogni nostra protesta, finge stupore, ignorando il ruolo istituzionale che riveste e il rispetto che dovrebbe portare all’intero Consiglio comunale, specie su temi di rilievo per la comunità. Sembra voler amministrare come se fosse casa sua, senza interlocuzione».

Un comportamento che i firmatari collegano alla volontà di «impedire il coinvolgimento di una minoranza scomoda, capace forse di ostacolare dinamiche clientelari». Ma secondo Ferrarini e Italiano, la scorrettezza sarebbe ancora più grave: «Il Sindaco non ha coinvolto nemmeno il Presidente del Consiglio comunale, figura autorevole della stessa maggioranza».

Nel mirino dell’opposizione finisce quello che viene definito come un metodo “verticistico” di gestione della cosa pubblica: «Ancora una volta si è voluto mandare un messaggio da parte della “Troika”: Sindaco, vice sindaco e super assessore, che con la complicità di qualche funzionario fin troppo zelante, amministrano il Comune al motto di “il Comune siamo noi e noi comandiamo”».

Nella parte finale del documento, i consiglieri rivolgono un appello anche alla maggioranza: «Ci chiediamo fino a quando si potrà sopportare questo ostracismo. Non è un mistero che l’assessore Pronestì, unica voce talvolta critica, sia spesso emarginato. Le altre due assessore, invece, operano quasi sempre da remoto eppure restano inamovibili, perché la loro uscita potrebbe far venire meno la tenuta della maggioranza».

«Auspichiamo una presa di coscienza e di coraggio – concludono Ferrarini e Italiano – per il bene della città, che oggi vive in una condizione di agonia».