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28/02/2025 ore 21.12
Politica

Saccomanno (Lega): «Rigassificatore Gioia Tauro opportunità per Calabria, Stato non si pieghi a cosche»

L'esponente del carroccio difende l'opera: «Necessaria per lo sviluppo del Sud, non possiamo fermarci per paura della criminalità»
di Redazione

«Il rigassificatore di Gioia Tauro è un’opera strategica per far crescere la Calabria e non può essere condizionato dalle cosche o dai NO strumentali della sinistra, specialmente oggi che famiglie e aziende rischiano il fallimento per i costi elevatissimi». Così Giacomo Francesco Saccomanno, avvocato ed ex commissario regionale della Lega.

«La Calabria e il Sud non hanno bisogno di continui NO, ma della inderogabile necessità di percorrere strade di progresso e investimenti, per sviluppare economia, crescita e occupazione. Il rigassificatore, per come progettato, non ha ragioni di preoccupazione e potrebbe dare una spinta rilevante per creare un polo di sviluppo nell’area portuale.

Si legge, inverosimilmente, che “l’autorizzazione alla costruzione a Iren e Sorgenia è del 2012, ma c’erano dubbi già nel 2008, nella prima relazione parlamentare sulla ‘ndrangheta che raccontava <<… la capacità delle cosche di utilizzare le strutture portuali. Se non si pone rimedio, tale situazione è inevitabilmente destinata ad aggravarsi in relazione agli ingenti investimenti …>>. Primo nell’elenco <<… l’impianto per la rigassificazione …>>, cui <<… si accompagnerebbe la cosiddetta piastra del freddo …>>. A testimoniare l’interesse delle cosche sono alcuni fascicoli processuali. In un processo a Locri c’è un verbale di interrogatorio del collaboratore di giustizia Marcello Fondacaro che il 6 dicembre 2018 ai PM fa i nomi di alcuni imprenditori della Piana che <<… stavano portando avanti un progetto … di questa cosa all’interno del porto …>>”. Mi chiedo e chiedo ai tanti giornalisti o politici che scrivono queste cose se stanno sulla Terra o su Marte!»

L’ex commissario della Lega prosegue, sottolineando come sia evidente che la criminalità organizzata cerchi di infiltrarsi ovunque vi siano flussi di denaro, investimenti e cantieri.

«Ma questo non vuol dire, non può far considerare, non è tollerabile solo pensare che un’opera di tale rilievo non si debba fare perché ci potrebbe essere l’interessamento della ‘ndrangheta! Questa è follia pura! Può uno Stato civile e democratico piegarsi a tali logiche perverse? Può rinunciare allo sviluppo di un territorio per paura? Può abbandonare i cittadini perché teme il condizionamento delle mafie?

La risposta è una sola e deve essere gridata: NO! Lo Stato non si piega e va avanti con coraggio, assumendo tutte le necessarie contromisure. Seguire una logica indicata dalla sinistra vuol dire lasciare un territorio nell’arretratezza, nella povertà, nella disoccupazione, nel degrado sociale e tecnologico, in sostanza proseguire nel percorso di abbandono che finora il Sud e la Calabria hanno subito».

Saccomanno ribadisce la necessità di procedere con il progetto e sottolinea l’importanza di non arretrare davanti alle difficoltà. «Il rigassificatore, come tutte le altre opere infrastrutturali, devono essere realizzate al Sud e in Calabria per dimostrare che lo Stato esiste, che non ha paura di nulla, che questi territori devono essere salvaguardati, tutelati e aiutati a crescere.

La ‘ndrangheta si combatte decisamente, con forza e coraggio, e non si convive supinamente per paura o altro. Bisogna, quindi, andare avanti e continuare a sostenere il coraggioso lavoro del Ministro Salvini e del Presidente Occhiuto, che non temono e combattono a viso aperto per sconfiggere il malaffare e per dare al Sud, alla Calabria e alla Nazione intera quella normalità che è stata negata finora dalla sinistra, che vorrebbe lasciare questi territori nel degrado, in povertà e senza alcuna speranza».