Sezioni
28/09/2025 ore 21.30
Politica

San Lorenzo sogna in grande: turismo, volontariato ed eventi per rinascere

A San Lorenzo si discute di turismo, volontariato ed eventi per promuovere il territorio. L’appello di Lorenzo Spizzica: «Serve una rete di iniziative stabili e condivise per far crescere la comunità»
di Redazione

Un incontro per pensare al futuro di San Lorenzo. Questo il fine dell’appuntamento che si è svolto il 25 settembre tra l’amministrazione comunale, la pro loco e le associazioni del territorio. L’obiettivo: discutere di idee e proposte legate alla promozione turistica e culturale del paese, avviando un percorso condiviso per dare maggiore visibilità alle eccellenze locali e favorire la partecipazione attiva della comunità. Di fatto, però, un incontro che si è limitato a essere conoscitivo e non operativo, spingendo il consigliere delegato al terzo settore, Lorenzo Spizzica, ad affermare: «San Lorenzo sia ancora distante da una vera cultura del volontariato e da una programmazione stabile di eventi», invitando a trasformare i buoni propositi in iniziative concrete.

L’importanza di un’identità chiara
Secondo Spizzica, San Lorenzo ha bisogno di un simbolo forte che la rappresenti: «Quando usciamo fuori dalla Calabria, veniamo associati alla ’nduja, che non è un prodotto del territorio reggino. Noi invece abbiamo il bergamotto, un’eccellenza unica al mondo che è di Reggio Calabria e che deve diventare il nostro biglietto da visita». Da qui la proposta, emersa anche nel corso della riunione, di puntare con decisione su questa risorsa, costruendo intorno ad essa eventi, sagre e attività promozionali capaci di attirare turisti e di far conoscere San Lorenzo oltre i confini regionali.

Volontariato come motore di sviluppo
Uno dei punti centrali dell’intervento è stata la necessità di creare una rete di volontariato locale: «Il volontariato non è un obbligo, è amore per il territorio. È sedersi all’ombra dell’olmo di San Lorenzo e sapere che quello spazio è pulito grazie all’impegno di chi tiene alla propria terra. Ho proposto al sindaco di istituire un corpo di volontari, con un regolamento comunale, che stabilisca compiti e priorità, come la tutela dell’ambiente, della sicurezza. Il supporto della popolazione è importantissimo, una comunità partecipata arriva anche dove non arrivano le istituzioni, colmando le lacune semplicemente dedicando il proprio tempo e il proprio impegno al territorio».

Spizzica propone un coinvolgimento aperto, dai 18 ai 70 anni, per costruire una rete partecipata di volontari, «importando il modello del Nord al Sud».

Idee tradizionali e innovative
Tante le idee che si potrebbero attuare nel comune, secondo il consigliere. Dai mercatini di Natale ad altre iniziative legate alle festività, fino a un’Estate Laurentina programmata con largo anticipo e arricchita da eventi culturali e gastronomici. Ma anche proposte innovative, come trasformare la messa in sicurezza degli alberi pericolanti della marina in un volano culturale e turistico: «Il legno che verrà tagliato potrebbe essere utilizzato, attraverso le mani degli artisti del posto, come suggerito da Giovanni Attinà, per realizzare sculture lignee che raccontino la storia e l’identità del paese. Sarebbe un unicum».

O ancora, «un evento culinario simbolico, come la serata dei maccheroni al bergamotto con la “tavola più lunga della Calabria”, grazie agli spazi disponibili all’interno del villaggio turistico Maritur». «Non bastano eventi isolati – prosegue Spizzica – bisogna dare continuità, lasciare basi solide affinché una manifestazione possa diventare un tratto distintivo del territorio».

Un appello alla comunità
Occorre un drastico cambiamento di prospettiva per rilanciare il territorio. Questo, in conclusione, si ricava dalle parole del consigliere, che lancia un appello alla comunità: «San Lorenzo deve imparare a guardare oltre, ad aprirsi, a far conoscere le sue eccellenze fuori dai confini locali. Ma per farlo serve un impegno condiviso, fatto di volontariato, di amore per il territorio e di eventi che diventino parte della nostra identità».

La sfida è trasformare idee e parole in azioni concrete, affinché San Lorenzo possa affermarsi come luogo di cultura, turismo e partecipazione, capace di attrarre visitatori e valorizzare le proprie radici.