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12/08/2025 ore 19.20
Politica

Siderno, il Pd contro “Siderno 2030”: «Stravolgono la realtà a uso e consumo della propaganda»

Il gruppo di maggioranza replica alle opposizioni sulla vicenda Desirèe Srl e accusa: «Non prudenza, ma ripicca»
di Redazione

«Stravolgere la realtà a uso e consumo della propaganda». È l’accusa che il gruppo consiliare di maggioranza del Partito Democratico rivolge a Siderno 2030, dopo il comunicato pubblicato sul blog del movimento in merito alla sentenza del Consiglio di Stato dello scorso 7 agosto.

Secondo quanto riportato da Siderno 2030, la decisione – che ha respinto il ricorso della società Desirèe Srl per la concessione demaniale del 2001, decaduta nel 2015 – confermerebbe «la linea delle opposizioni» e la «scelta di cautela» per evitare possibili esborsi milionari in caso di sconfitta legale per il Comune.

Una ricostruzione definita «risibile» dal Pd, che ricorda come il percorso non si sia affatto cristallizzato al 2015. Dopo la decadenza della concessione, infatti, si sono susseguite tappe decisive:

Dalla relazione del vicesindaco Salvatore Pellegrino, il Piano Spiaggia esclude le opere abusive tra quelle assentibili. Il voto del punto 18 all’ordine del giorno del Consiglio comunale del 23 aprile 2024 – ribadisce la maggioranza – non era un via libera immediato alle ruspe, ma demandava alla Giunta ogni atto necessario al ripristino dello stato dei luoghi «nei modi e nei tempi dovuti».

Nella seduta del 23 aprile, i consiglieri di minoranza presenti – Sorace, Archinà e Diano per Siderno 2030, Catalano e Trimboli per La Nostra Missione – hanno espresso perplessità giuridiche e paventato il rischio di risarcimenti milionari. Una lettura, per il Pd, priva di fondamento giurisprudenziale.

Il Pd sottolinea come Catalano, direttore dei lavori della struttura principale, abbia confuso la sua assoluzione penale con l’esito della causa amministrativa; Sorace abbia riportato in Aula le tesi della difesa della Desirèe, già rigettate in tutti i gradi; Archinà abbia motivato il voto contrario col mancato coinvolgimento delle minoranze in incontri informali con i soci della Desirèe convocati dal sindaco.

«Un atteggiamento di ripicca – afferma la maggioranza – oggi spacciato per prudenza».

Il Pd stigmatizza anche un post su Facebook, riconducibile a Siderno 2030, che accosterebbe la sentenza al presunto immobilismo sull’ex Paradise. «Basterebbe – replica la maggioranza – consultare l’Albo Pretorio: l’avviso pubblico per l’affidamento del lotto n.18 risale all’11 marzo 2024, la graduatoria definitiva è del 4 luglio. La società aggiudicataria si è impegnata, a proprie spese, a bonificare e rifunzionalizzare l’area».

Per il Pd, la vicenda dimostra che «i tempi delle autorizzazioni a strutture in cemento armato sulla spiaggia sono finiti». «Oggi si segue la legge – conclude il gruppo – non le chiacchiere in riva al mare mentre si scrolla il feed di Facebook».