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29/08/2025 ore 10.00
Politica

Solidarietà al sindaco di Cinquefrondi Michele Conia dopo l’atto intimidatorio, prosegue la vicinanza del mondo politico e sociale

Incendiati i terreni di famiglia: condanna unanime e vicinanza al primo cittadino impegnato nella lotta per legalità e giustizia sociale
di Silvio Cacciatore

L’ennesimo atto intimidatorio ai danni del sindaco Michele Conia ha provocato una ferma reazione del mondo istituzionale e associativo, che si è stretto attorno al primo cittadino esprimendo solidarietà e vicinanza dopo l’incendio che ha colpito i terreni della sua famiglia.

In una nota congiunta, i presidenti delle associazioni dei Comuni della Piana, dell’Area Grecanica, della Locride e dell’Area dello Stretto – Marco Caruso, Pierpaolo Zavettieri, Vincenzo Maesano, Michele Spadaro e Giorgio Imperitura – hanno espresso sostegno a Conia, anche nella veste di presidente dell’Associazione “Città degli Ulivi”: «Condanniamo fermamente ogni forma di violenza e minaccia nei confronti delle istituzioni e dei loro rappresentanti, ribadendo con forza che nessun tipo di violenza o tentativo di intimidazione può essere tollerato. Il nostro impegno è quello di sostenere e proteggere chi lavora per il bene comune. Siamo vicini al Sindaco, alla sua famiglia e all’amministrazione comunale in questo momento difficile».

Messaggi di vicinanza sono arrivati anche dal mondo della cooperazione sociale. Il presidente della Eurocoop Jungi Mundu di Camini, Rosario Zurzolo, ha ribadito la piena solidarietà: «Condanniamo con fermezza il vile atto intimidatorio. Tutta la nostra solidarietà e vicinanza al sindaco Michele Conia». E ha aggiunto: «Con il sindaco Conia condividiamo non solo la visione di un territorio più giusto, accogliente e inclusivo, ma anche un percorso fatto di progetti concreti e di sogni comuni, come la Ciclovia della solidarietà. Oggi rinnoviamo la nostra vicinanza e ribadiamo il nostro impegno a proseguire, fianco a fianco, sulla strada della solidarietà, della giustizia e della bellezza condivisa».

A schierarsi apertamente al fianco del primo cittadino anche la Fondazione Girolamo Tripodi, che ha parlato di «attacco gravissimo contro un amministratore onesto, schierato con i fatti nella lotta contro la ’ndrangheta e la criminalità organizzata». La Fondazione ha ricordato come proprio a Cinquefrondi, poche settimane fa, si sia svolta un’importante iniziativa antimafia al Parco “Peppino Impastato”, con la partecipazione di magistrati come Stefano Musolino e Giuseppe Borrelli. «L’attacco rappresenta una chiara intimidazione che punta a impedire la crescita civile e democratica di Cinquefrondi. Siamo certi che il sindaco Conia, insieme all’amministrazione e al Consiglio comunale, non arretrerà e saprà dare la giusta risposta a chi vuole bloccare la stagione di cambiamento che vive la città», si legge nella nota, che ribadisce «piena vicinanza e solidarietà a Michele Conia e alla sua famiglia».

Anche l’ANPI sezione Condò ha condannato con fermezza l’accaduto: «L’impegno per la giustizia sociale e nel contrasto alla ’ndrangheta, l’esempio di Cinquefrondi che emerge in una terra compromessa da logiche clientelari e mafiose, rappresentano da sempre una minaccia per chi vuole mantenere sotto ricatto la cittadinanza». L’associazione ha sottolineato come non sia la prima intimidazione subita da Conia, evidenziando la necessità di rafforzare la rete di solidarietà e le politiche di sicurezza a tutela degli amministratori coraggiosi. «Confidiamo che l’amministrazione proseguirà con la stessa determinazione il proprio percorso: sono i nemici e gli antagonisti, le vigliaccherie a cui ricorrono, a definire la qualità del lavoro svolto al servizio della collettività».

«La Presidenza dell’ANPI Metropolitana di Reggio Calabria esprime la solidarietà di tutta l’Associazione al Sindaco di Cinquefrondi e Consigliere Metropolitano Michele Conia per il vile atto vandalico ed intimidatorio che ha subito con l’incendio, da parte di ignoti, di terreni suoi e dei suoi fratelli.

Il Sindaco Michele Conia, tra l’altro iscritto alla Sezione ANPI di Cinquefrondi, è uno di quegli amministratori appassionati che svolgono il loro ruolo per rappresentare al meglio gli interessi e lo sviluppo delle comunità che rappresentano e si impegnano in tutte le battaglie per la difesa della Costituzione, contro la guerra, per la difesa della dignità della persona umana senza distinzione, di genere, di razza, di religione e di provenienza.

Per questo rivolgiamo a lui ancora una volta la nostra solidarietà augurandogli di poter continuare a svolgere, con la massima serenità, i compiti a cui la Comunità di Cinquefrondi l’ha più volte chiamato a svolgere».

Un coro unanime, dunque, che trasforma l’atto intimidatorio in un’occasione per riaffermare con forza la centralità della legalità, della giustizia sociale e della coesione democratica attorno a chi non si piega ai ricatti della criminalità.