«Tridico resti in Europa per la Calabria»: la lettera di Pasquale Amato dopo le Regionali
«Dopo aver fatto passare due nottate (applico sempre «addà passà ‘a nuttata» di Eduardo De Filippo) espongo alcune mie riflessioni sulle recenti Regionali. Tridico ha fatto e dato il meglio che poteva. E per dare continuità agli esiti positivi ottenuti, Tridico deve restare nel Parlamento europeo e sviluppare da Strasburgo e Bruxelles, con progetti, alcune delle belle proposte avviate nel suo tour elettorale e mediante i candidati della sua Lista (seconda dopo il PD) scelti quasi tutti tra persone competenti e perbene come lui».
Lo scrive lo storico Pasquale Amato, in una lettera aperta indirizzata a Pasquale Tridico dopo le recenti elezioni regionali.
«Alcune affermazioni personali di candidati delle Liste sia di maggioranza che di minoranza – sappiamo tutti – sono state in rappresentanza di leader che hanno voluto dimostrare il loro peso politico per il futuro. Quindi bisogna andare cauti e ridimensionare alcuni risultati di Liste.
Sottolineo tre esempi: il balzo in avanti della Lega ha un nome, i neo-elettori hanno votato il candidato di Scopelliti non pensando minimamente alla Lega; il boom del più giovane consigliere, candidato di Caulonia, risponde al nome di Cannizzaro; le poche centinaia di voti con cui il sindaco di Palmi ha superato il sindaco di Reggio si chiamano Irto e la sua preoccupazione di sbarrare la strada alla sfida del suo maggiore antagonista nel PD.
Quanto al risultato complessivo, a bocce ferme e abbandonando l’astiosità e le esasperazioni tipiche di tutte le campagne elettorali, occorre riconoscere che il successo del centrodestra è stato dovuto soprattutto alla mossa spregiudicata ma abile di Occhiuto. Ha spiazzato tutti i partiti, sia di maggioranza che di minoranza, costringendo tutti a correre come matti per allestire le liste e il “campo largo” a cercare un candidato comune.
Scelta che si è rivelata felice con Tridico. Proprio per questo motivo, Tridico deve continuare ad operare per noi, ma da Strasburgo e da Bruxelles. Se prima non lo aveva fatto, ora – che si è rituffato con piacere in mezzo alla sua gente – sarebbe giusto che lo faccia.
Auspico che almeno due volte al mese sia presente in Calabria con iniziative assieme ai tanti suoi buoni candidati e ad altri».