Umberto Felice Nocera: «Palizzi rinasce tra opere attese e bellezza ritrovata»
VIDEO | Il giovane sindaco del comune più a sud della penisola racconta la rinascita del castello, il progetto “Orme sull’acqua”, e l’urgenza di strade, lavoro e fiducia per trattenere i giovani nei paesi del mezzogiorno
Umberto Felice Nocera ha meno di quarant’anni ma già lo sguardo lungo di chi conosce a fondo la storia del suo territorio e la responsabilità di chi sa dove vuole condurlo. «Palizzi è un tesoro che si sviluppa dal mare fino al cuore dell’Aspromonte, e merita di essere vissuto, valorizzato, raggiunto». Oggi il borgo più a sud della Calabria è al centro di una nuova fase: il Castello di Palizzi, simbolo identitario e storico, tornerà presto fruibile al pubblico dopo vent’anni di abbandono. I lavori sono stati ultimati e consegnati dalla Soprintendenza. Per il sindaco, è un giorno atteso da tutta la comunità.
«Il castello stava implodendo, dopo anni di intemperie e degrado. Era fermo da troppo tempo. Il mio primo giorno da sindaco ho chiesto: cosa possiamo fare per far ripartire i lavori? Era una ferita aperta per Palizzi, e il fatto che i primi interventi fossero iniziati al termine del mandato di mio padre rendeva tutto ancora più simbolico. Ma ora ce l’abbiamo fatta».
Un castello rinato, tra memoria e polemiche
L’immagine che in tanti ricordano è quella di una gru perennemente sospesa sopra i ruderi del castello. Oggi quella gru non c’è più. Al suo posto, un bene architettonico restituito alla collettività, pronto a ospitare eventi, cultura e vita. Le polemiche sull’intonaco? Il sindaco non si nasconde: «Chi non fa nulla, non sbaglia mai. Noi abbiamo scelto di fare. E oggi Palizzi ha di nuovo il suo castello».
Ma la bellezza, da sola, non basta. Serve poterla raggiungere.
«Lancio un appello accorato: le aree interne hanno bisogno di strade sicure e percorribili. Non ci servono autostrade, ma vie che permettano di collegare i borghi. La Città Metropolitana ha fatto un primo intervento, ringrazio i dirigenti che ci hanno ascoltato. Ma la verità è che c’è ancora tantissimo da fare. E senza una viabilità adeguata, anche le opere più belle rischiano di restare isolate».
Dal borgo al mare: unire Palizzi con una pista ciclopedonale
Il Castello non è l’unico progetto. A Palizzi Marina, grazie al Cis “Svelare Bellezza. Orme sull’acqua”, sta per nascere una pista ciclopedonale da 2,5 milioni di euro che collegherà i due tratti del lungomare: quello più breve, verso Murrotto, e quello dei lidi, oggi difficilmente raggiungibile.
«Finalmente avremo un percorso per camminare, correre o pedalare accanto alla spiaggia. Ma soprattutto, ci sarà un sottopasso ferroviario: le persone, anche con disabilità o mezzi di soccorso, potranno raggiungere i lidi in sicurezza. Era un’opera attesa da anni».
Palizzi tra mare, montagne e futuro
Il sindaco sogna un paese capace di attrarre. Parla della Madonna dell’Alica, di Pietrapennata, dei Calanchi, delle tartarughe caretta-caretta. E poi pensa ai giovani: «Lo so che tanti pensano che qui non ci sia nulla. Ma non bisogna arrendersi. Basta crederci, mettersi in gioco, inventarsi. Chi investe su Palizzi fa un atto d’amore. E può costruire qualcosa di vero».
L’inaugurazione ufficiale del castello non ha ancora una data, ma il sindaco ha già in mente l’evento. «Non voglio spoilerare tutto, ma sarà un momento importante per tutti noi. Palizzi ha aspettato troppo. Ora è il tempo della rinascita».