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27/11/2025 ore 13.43
Politica

Villa, In Consiglio comunale il gruppo di Forza Italia chiede gli atti e denuncia: «La maggioranza si rifiuta di consegnarli»

La minoranza denuncia l’assenza degli atti necessari sulle variazioni di bilancio e accusa la maggioranza di ostacolare il controllo consiliare

di Redazione Politica

«L’ultima seduta del Consiglio comunale si è trasformata in una lunga e complessa giornata di lavori: dodici ore durante le quali sono stati affrontati temi fondamentali per Villa San Giovanni. Le interrogazioni presentate dal gruppo di Forza Italia avevano l’obiettivo di fare chiarezza su criticità gravi e tuttora irrisolte che penalizzano quotidianamente la città: acqua, fognature, pulizia e decoro urbano, legittimità dei verbali del sistema Cerbero, manutenzione delle strutture comunali, ascensore del Municipio ancora assente, illuminazione pubblica, segnaletica e gestione dei servizi sociali».

Così, in una nota, i consiglieri comunali di Forza Italia di Villa Siclari, Santoro, Calderone, Lucisano e De Marco.

«A fronte di tali urgenze, l’amministrazione ha scelto ancora una volta di scaricare le proprie responsabilità sulle gestioni precedenti, nonostante siano trascorsi oltre tre anni e mezzo dal suo insediamento. Una giustificazione che non può più essere considerata credibile e che evidenzia l’incapacità di affrontare con concretezza i problemi reali del territorio.

Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un atteggiamento sempre più preoccupante: si inventa un “nemico al giorno” pur di nascondere che non vengono date risposte ai bisogni concreti dei cittadini. Ogni criticità diventa occasione per cercare un capro espiatorio: se qualcosa non va, è sempre colpa di qualcun altro. Mai una vera assunzione di responsabilità da parte di chi governa ormai da quasi quattro anni. Questa narrazione, logora e poco credibile, non può più funzionare.

In un’amministrazione normale, gli assessori che dopo tre anni e mezzo non superano la sufficienza verrebbero sostituiti. Ma come può avvenire un cambio quando il primo fallimento riguarda proprio il Sindaco, titolare di deleghe tra le più importanti e ancora prive di risultati concreti? Eppure, con una maggioranza così ampia, un rinnovamento nella squadra di governo farebbe bene alla città. Per farlo, però, servirebbero umiltà e un reale disinteresse verso l’indennità percepita: caratteristiche che, purtroppo, non sembrano appartenere a chi oggi guida l’amministrazione.

La situazione più grave si è registrata durante la discussione delle variazioni di bilancio. In Commissione Bilancio, il presidente Siclari e il capogruppo Santoro avevano formalmente richiesto – e fatto verbalizzare – tutta la documentazione necessaria: relazioni dei responsabili di settore, motivazioni tecniche ed economiche delle variazioni, nonché gli atti indispensabili alla valutazione delle delibere di Giunta. Tali documenti, però, non sono mai stati trasmessi dalla Segreteria Generale e risultavano assenti anche nella documentazione integrativa del Consiglio.

In aula, dopo l’esposizione dell’Assessore Giordano, il capogruppo Santoro ha nuovamente evidenziato la mancanza degli atti e ha chiesto il rinvio della trattazione. La maggioranza ha respinto la richiesta, preferendo lo scontro al dialogo e accentuando l’opacità dell’intero procedimento. È stato persino affermato che la documentazione non fosse necessaria perché il Consiglio avrebbe il solo compito di ratificare quanto già deciso dalla Giunta: una posizione gravemente errata, in contrasto con i principi di trasparenza e con le prerogative dell’organo consiliare.

Il Consiglio è organo sovrano e deve essere messo nelle condizioni di valutare correttamente ogni variazione, anche ai fini del controllo successivo sulla spesa. Vale la pena ricordare che la delibera in questione risultava già oltre i termini previsti dall’articolo 175 del TUEL, che impone la ratifica entro sessanta giorni, pena la decadenza dell’atto.

Il tentativo del capogruppo Santoro di inserire tali rilievi nella dichiarazione di voto è stato ostacolato dal Presidente del Consiglio, dal Sindaco e dal Segretario Generale, generando un clima di tensione e una gestione dell’aula poco rispettosa dei diritti e delle funzioni dei consiglieri.

La totale assenza della documentazione richiesta e l’impossibilità di esercitare un controllo puntuale rappresentano un fatto inaccettabile, che mina la credibilità dell’istituzione e impedisce alla minoranza – e quindi alla cittadinanza – di conoscere e valutare le scelte amministrative.

Ribadiamo con fermezza che continueremo a svolgere il nostro ruolo con serietà, determinazione e senso di responsabilità, senza cedere a pressioni o tentativi di limitare le nostre prerogative. Villa San Giovanni merita istituzioni trasparenti, corrette e rispettose delle regole democratiche. Continueremo a difendere questi principi con coerenza, dentro e fuori dall’aula».