Villa San Giovanni, De Marco (FI): «Sui Servizi Sociali servono trasparenza e verità. La maggioranza chiarisca»
Il consigliere comunale attacca la Sindaca dopo la risposta sul caso Rose Blu e sugli interessi richiesti dalla cooperativa al Comune. «Situazione opaca, rapporti politici in crisi e mancata applicazione delle norme sui beni comunali. Villa merita una gestione chiara, non propaganda».
L’ntervento del consigliere comunale di Forza Italia, Domenico De Marco, che torna sulla vicenda dei Servizi Sociali e sul contenzioso tra il Comune di Villa San Giovanni e la cooperativa Rose Blu. Una vicenda che, secondo De Marco, sta generando «una risposta nervosa del Sindaco, istituzionalmente offensiva verso il lavoro dei consiglieri di minoranza», e che impone di riportare il dibattito «sulla trasparenza che la città merita».
De Marco contesta la lettura fornita dalla Sindaca, secondo cui la cooperativa avrebbe semplicemente esercitato un proprio diritto nel richiedere gli interessi sulle fatture relative ai servizi resi: «Una spiegazione che, pur potendo essere legittima sul piano formale, lancia un segnale di allarme amministrativo che non poteva passare inosservato».
L’esponente di Forza Italia denuncia una gestione poco chiara della vicenda: «La risposta immediata del Sindaco ai miei quesiti, unita a giustificazioni evanescenti, alimenta ulteriori dubbi, soprattutto alla luce della poca trasparenza che si evince dagli atti». De Marco aggiunge di essere stato oggetto di attacchi sui social «frutto probabilmente di una strategia di comunicazione volta a destabilizzare la minoranza o l’intero centrodestra», sottolineando però che tali dinamiche «non scalfiscono minimamente il mio lavoro, che continuerò in modo ancor più incisivo».
Il consigliere riporta l’attenzione sui rapporti storici tra la cooperativa e l’amministrazione Caminiti: «Da anni esistono relazioni strette, e per questo è inevitabile chiedersi come sia possibile che un soggetto così vicino alla maggioranza scelga di portare il Comune in giudizio. È davvero una rottura improvvisa o la città non conosce ancora tutta la vicenda?».
Per De Marco, il caso evidenzia «il vero nodo politico»: «La totale incapacità dell’amministrazione Caminiti di gestire correttamente i rapporti con chi, per anni, ha rappresentato un tassello fondamentale del suo sistema politico e operativo».
Una gestione, sostiene, che oggi potrebbe produrre «possibili danni per l’Ente», con responsabilità politiche «riferite al mancato controllo sull’attività gestionale».
Il consigliere allarga poi lo sguardo sulla gestione dei beni comunali: «Da tempo è evidente il sospetto che cooperative e associazioni utilizzino immobili comunali senza corrispondere alcun canone». Forza Italia aveva già presentato interrogazioni sul tema, «sistematicamente ignorate», nonostante il decreto del Ministero dell’Interno del 28 luglio 2023 imponga ai Comuni in dissesto di riscuotere i canoni e garantire entrate certe e trasparenti, come previsto dalle norme vigenti.
Da qui la richiesta di risposte politiche: «La maggioranza Caminiti deve spiegare ai cittadini perché continui a disattendere prescrizioni ministeriali non facoltative ma obbligatorie; e chiarire se sia vero che alcuni soggetti utilizzino beni pubblici senza alcun pagamento».
De Marco chiede anche alla stampa di esercitare pienamente il proprio ruolo: «Verificare, approfondire, informare, senza lasciarsi trascinare nei tentativi – ripetuti e sempre falliti – della Sindaca di strumentalizzare l’attività della minoranza».
Il consigliere rivendica infine la posizione politica del suo partito: «Forza Italia continua a essere il primo partito della città, come confermato dalle ultime elezioni regionali, a dimostrazione della nostra credibilità come forza trainante del centrodestra villese».
In chiusura, De Marco ribadisce l’impegno: «Villa San Giovanni merita una gestione trasparente, non un racconto propagandistico. Continuerò a garantire ai cittadini quella verità che oggi la maggioranza sembra non voler offrire, anche di fronte a strumenti che mirano a offendere il ruolo della minoranza ma che si riveleranno del tutto inefficaci».