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29/10/2023 ore 22.00
Reggina

CA… LCI NOSTRI | Mai smettere di sperare, la politica di casa nostra insegna…

Brutta gara, brutto campo, brutte entrate. È il calcio di serie D bellezza
di Redazione

La trasferta di Ragusa rappresenta l’immagine plastica del baratro in cui siamo finiti. Lontani dai riflettori (e dai soldi) del circuito dei professionisti succede di tutto: stadi improponibili con terreni di gioco sottratti all’agricoltura, colpi proibiti che sarebbero considerati cattivi anche da una gang di balordi, così tanti “tragediatori” in campo che neanche in un romanzo di Sciascia.

Per non dire delle riprese televisive degne di una trasferta polacca degli anni ‘80, con gli operatori costretti a restare appollaiati su una gradinata scoperta e contro sole. Ancora grazie al trio delle meraviglie Gravina-Saladini-Cardona per questo viaggio nel mondo dei dilettanti del pallone.

In una città normale, sarebbe stata una normale domenica un po’ storta finita con un punto fuori casa che comunque fa classifica. In un città come Reggio, capace di polemiche ferocissime anche per il colore delle tende parasole del condominio, è una tragedia scespiriana. Se si parla di Reggina poi, non ne parliamo nemmeno. A partita appena terminata i social già ribollivano degli orfani di Bandecchi (che probabilmente sono gli stessi degli orfani di Foti, di Praticò, e di Gallo: di Saladini no perchè a tutto c’è un limite, anche nel calcio). Ci avessimo messo tutto questo puntiglio nel controllare l’operato delle nostre amministrazioni, Reggio sarebbe più efficiente di Tokio.  

Brutta la partita. Le attenuanti sono tante, ma il Ragusa era veramente poca cosa. Occasione buttata, però se in 90 minuti tiriamo solo una volta in porta qualche domanda ce la dobbiamo fare e forse il problema è più di testa che di schemi o di rosa. A luci alterne i ragazzini, a fari spenti molti  dei big. Archiviamola come un inciampo dettato dal calendario dittatoriale stilato dalla Lega e andiamo avanti. D’altronde se il sindaco appena reinsediato dopo due anni di sospensione penale può reclamare, da assolto, il suo terzo tempo, perché noi bistrattati tifosi dovremmo smettere di sperare ad ottobre, quando ancora non è finito nemmeno il primo di tempo?