CA…LCI NOSTRI | Altro che partita sporca: Reggina quadrata, compatta e con un Laaribi in più
di Barney p – Meno brillanti del solito ma mai veramente in affanno, un po’ in confusione nel secondo tempo ma senza perdere la testa, spreconi come capita sempre ma senza esagerare. Le chiamano partite sporche anche se io non sono molto d’accordo: a me la partita è piaciuta, nel senso che anche se il campionato fa schifo non significa che giochiamo da soli o che dobbiamo vincere tutte le partite col passo della fanfara dei bersaglieri. Su un campo ingiustamente sottratto alla coltivazione degli asparagi, la Reggina ha fatto esattamente quello che doveva fare, senza prendere sottogamba l’avversario.
Quadrati e compatti, ci portiamo a casa tre punti col piglio di chi, archiviata la pratica, sta già guardando alla prossima trasferta. Il nostro portierino continua a crescere partita dopo partita ma per me, la vera sorpresa di questa squadra che sembra finalmente essersi lasciate alle spalle tutte le amnesie dell’era Pergolizzi, resta Laaribi. Uomo ovunque del centrocampo, sguardo da bad boy e piedino delicato, il ragazzo di Gioiosa Marina si è caricato la squadra sulle spalle senza paura. E pensare che ha passato quasi metà campionato in tribuna, speriamo di non pagare troppo questo spreco.
La classifica dice che i punti dal Siracusa sono rimasti 3, ma anche che le altre iniziano a perdere un po’ di terreno e forse un po’ di smalto. Fino alla fine sarà una battaglia divertente, non fermiamoci sul più bello ma non montiamoci la testa, che di scivoloni dolorosi ne abbiamo già presi a sufficienza. Il ricorso della Scafatese è finito come era prevedibile in una bolla di sapone. Restano i comunicati surreali della società campana (prima e dopo la sentenza) e le dichiarazioni a briglia sciolta del sindaco del paese salernitano. Oltre naturalmente agli insulti dei soliti troll, che con il cambio di passo della squadra sono però diminuiti grandemente e ora si affannano per prenotare un posto casomai dovesse passare un carro della vittoria. Ma qui da noi è storia vecchia.
Oggi, giorno della memoria, si ricordano le vittime dell’olocausto. Dal primo mattino, in tv e su internet, è un continuo monito a non dimenticare quanto possa essere profondo il baratro della violenza umana. Tutti, più che giustamente, a gridare “mai più”. Ecco, se proprio oggi non fossero riprese le deportazioni all’estero, via mare, di gente che senza colpa alcuna verrà rinchiusa in un campo di prigionia guardato a vista da guardie armate, uno potrebbe anche fare meno fatica a crederci in quei “mai più”.