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12/10/2025 ore 21.41
Reggina

CALORE & COLORE | Il Messina vince e la Reggina affonda, tra rabbia e silenzio

Il Messina conquista il derby dello Stretto con un gol nei primi minuti. La Reggina non reagisce, delude in campo e sui social esplode la protesta. A pesare anche il divieto di trasferta imposto ai tifosi amaranto
di Aldea Bellantonio

Il derby dello Stretto finisce nel peggiore dei modi per la Reggina. Un gol del Messina nei primi minuti decide la partita, ma a pesare è soprattutto il modo in cui gli amaranto escono dal campo: senza idee, senza ritmo, senza cuore. Il Messina difende con ordine, gioca con orgoglio e porta a casa tre punti che valgono più di una vittoria.

Dall’altra parte, solo delusione. La Reggina non riesce mai a reagire, e la sensazione – fin dal primo tempo – è quella di una squadra scarica, confusa, incapace di trasformare la tensione in energia.
Le occasioni sono poche, i cross sbagliati troppi. Così, al triplice fischio, resta soltanto l’amarezza di un derby perso e di una prestazione che lascia il segno.

Ma la ferita non è solo sportiva.
Il derby di quest’anno è stato anche quello del divieto di trasferta imposto dal Questore di Messina, che ha tenuto lontani i tifosi amaranto dal “Franco Scoglio”.
Un divieto che ha bruciato più della sconfitta stessa: perché chi vive il tifo come appartenenza e fede avrebbe voluto esserci, gridare, sostenere, magari contestare — ma esserci. Invece, il settore ospiti è rimasto vuoto, e con esso un pezzo importante del derby.

Sui social la reazione è durissima. Parole di rabbia, di delusione, di amarezza: «Senza orgoglio», «Indegni», «Questa non è la Reggina».
E a far eco alla tifoseria, anche la voce del patron Ballarino, che non ha nascosto il proprio disappunto: «Nei derby si può perdere, ma non così. È mancato tutto: testa, cuore e rispetto per la maglia».

Il derby dello Stretto, ancora una volta, lascia più ferite che punti.
E mentre lo Stretto torna calmo, resta nell’aria la sensazione di qualcosa di irrisolto: la distanza tra squadra e tifosi, tra parole e campo, tra ciò che la Reggina è e ciò che dovrebbe tornare ad essere.